sabato 29 luglio 2017

IL GIORNO CHE ASPETTIAMO Jill Santopolo Recensione

“Dov’è che sto andando?”
“Con me.” 
Poi mi hai accarezzato la treccia. Era un gesto intimo, un gesto che uno fa solo quando tutte le barriere che delimitano lo spazio personale sono state abbattute. Come mangiare dal piatto di un altro senza chiedere il permesso. E tutto d’un tratto mi sono sentita legata a te, come se le dita sui miei capelli significassero qualcosa di più che semplice nervosismo. Ho ripensato a quel momento, anni dopo, quando ho deciso di donare i capelli e la parrucchiera mi ha teso una busta di plastica con dentro la treccia che mi aveva tagliato. Sembrava ancora più scura del solito. E, anche se tu ti trovavi a un mondo di distanza, mi è sembrato quasi di tradirti, come se avessi appena reciso il nostro legame.


NORD
IL GIORNO CHE ASPETTIAMO
Jill Santopolo

Traduzione a cura di Barbara Ronca
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa
Genere: Narrativa
Pagine: 400
Prezzo: 17.60€
Ebook: 9.99€



Trama

Una luminosa mattina di fine estate, un ragazzo e una ragazza s’incontrano all’università, a New York, e s’innamorano. Sembra l’inizio di una storia come tante, ma quel giorno è l’11 settembre 2001 e, mentre la città viene avvolta da un sudario di polvere e detriti, Gabe e Lucy si baciano e si scambiano una promessa. E due vite si fondono in un unico destino.

Tredici anni dopo, Lucy è a un bivio. E sente la necessità di ripercorrere con Gabe le tappe fondamentali della loro relazione, segnata da scelte che li hanno condotti lungo strade diverse, lungo vite diverse. Scelte che tuttavia non hanno mai reciso il legame profondo che li ha uniti per tutti quegli anni. Così Lucy gli parla dei loro primi mesi insieme. Del loro amore intenso, passionale, unico. In una parola: puro. E poi di come Gabe avesse infranto quella purezza, decidendo di partire, di andarsene da New York per accettare l’incarico di fotografo di guerra in Iraq. Perché lui sentiva di doverlo fare, perché ciò che accadeva nel mondo era più importante di loro. Una scelta che aveva aperto nel cuore di Lucy una ferita che lei pensava non sarebbe guarita mai. E che, invece, era stata curata da Darren, l’uomo che lei avrebbe scelto di sposare. Eppure quella ferita si riapriva ogni volta che Lucy riceveva una mail o una telefonata da Gabe, e ogni singola volta che lo aveva rivisto nel corso degli anni. Poi era arrivata quella volta, era arrivato quel giorno…

Lucy custodisce un ultimo segreto, ed è giunto il momento di rivelarlo a Gabe. Sono state tutte le loro scelte a condurli fin lì. Adesso un’altra, ultima scelta deciderà il loro futuro.



Opinione di Sybil

Mi sono innamorata di questo libro senza nemmeno leggere la trama. Non so dirvi il perché e nemmeno come una semplice copertina sia riuscita a rapirmi completamente. È stato forse il titolo a giocare il ruolo principale, così carico di promesse, di attese, di rimpianti. Possiamo aspettare un giorno per una attimo lungo una vita o per un secondo veloce come il battito del cuore. Possiamo correre dietro a quel giorno per anni o decidere di fermarci e smettere di aspettare. Dietro il giorno che aspettiamo può esserci tutto o niente, una fugace istantanea della vita condensata in un unico grande momento: l’attimo in cui scopriamo di aver incontrato il nostro primo amore.
Il giorno che aspettiamo è un romanzo incredibile. L’ho adorato dalla prima all’ultima pagina, l’ho assorbito con avidità, senza lasciarmi dietro nemmeno una goccia della sua linfa, ci sono entrata dentro e mi ci sono avvolta come si fa d’inverno con una calda coperta di lana, al punto da non volerne più uscire. Ogni pagina che mi lasciavo dietro era un passo in meno verso la fine e con profondo egoismo non ho fatto altro che sperare di non arrivarci mai, alla fine. Ma tutto finisce, anche i libri che amiamo di più, anche le storie che sembrano leggerci dentro nell’esatto istante i cui noi leggiamo loro. Uno specchio riflesso dentro un altro specchio, un richiamo ancestrale indecifrabile che ci lega in maniera istintiva a parole apparentemente lontane, ma terribilmente vicine, sincere, crudeli, graffianti.
Di solito ho l’abitudine di evidenziare i passi più significativi di un libro. Lo faccio perché mi piace e perché adoro condividere con voi lettori le parti a mio avviso più emozionanti della storia. Credetemi se vi dico che alla fine della lettura il libro era pieno di segni. Avrei voluto citare ogni pagina, ogni parola, ogni frase e domanda lasciata in sospeso. E, cosa ancora più straordinaria, mi sono ritrovata pure a sottolineare la premessa dell’autrice, collocata nella primissima pagina del romanzo. In poche parole, ho iniziato ad emozionarmi non dopo cinquanta, ottanta, cento pagine, ma semplicemente dopo aver girato la copertina, a pagina uno. Immaginate dunque a pagina quattrocento…
Jill Santopolo ci dice: “Scrivendo questo romanzo ho imparato che, sebbene ogni persona sia diversa e ogni relazione sia unica, il modo in cui si ama e il modo in cui si smette di amare hanno vari tratti in comune. Spero che, leggendo il giorno che aspettiamo, ricorderai il tuo primo grande amore, com’è stato bello, forse anche doloroso, ma di certo straordinario.”
Ed è vero, tutto ciò che dice in queste semplici quattro righe rispecchia la verità. Quando si conosce quell’amore tutto il resto sbiadisce. Ci si può accontentare di un amore qualsiasi, si può vivere scendendo a compromessi, ma niente sarà mai come quell’amore. È questione di chimica, di alchimia, di azioni e reazioni, è semplicemente magia.  Ma un amore così fa anche soffrire, ti strappa il cuore, ti distrugge con la sua forza vitale, ti rende libera e ti tarpa le ali, tutto in un solo attimo. Perché per vivere l’amore bisogna essere in due e purtroppo è anche necessario che in quell’attimo esatto anche il mondo sia in linea, pronto ad accogliere quel sentimento, perché basta un colpo di coda, e l’attimo sbagliato si trasforma in un soffio di vento fuggente. E così tutto finisce, ogni cosa viene spazzata via dall’uragano dai mille nomi, quello chiamato vita, quello chiamato scelta, quello chiamato sbaglio. Il vento distrugge il nido, congela il calore, porta via le pagine del presente e del futuro ma non riesce a spegnere il fuoco, l’anima di quel sentimento, e in un secondo l’amore si trasforma nella cosa di più bella o più brutta del mondo.
Il giorno che aspettiamo è un romanzo che ci parla di questo, di quanto l’amore possa essere potente e di come in nome di quella potenza sia capace di distruggere ogni cosa. Ma ci parla anche di passioni e desideri, di sogni e aspettative, della necessità di trovare il proprio posto nell’universo a dispetto di tutto e di tutti, rischiando di perdere anche ciò che ci è più caro al mondo. Ci parla anche della forza indiscussa delle scelte, di come in un attimo tutto possa cambiare per sempre, portando le persone su strade differenti, non parallele ma divergenti e di come difficilmente quelle strade riusciranno a ricongiungersi. Il destino a volte è crudele perché ci illude, ci fa credere di essere padroni della nostra vita, e in fondo lo siamo davvero, ma fino a che punto del nostre scelte sono dettate dal libero arbitrio?
Personalmente credo nel destino ma anche nella capacità individuale di scelta e nelle relative conseguenze.
Anche Gabe e Lucy lo credevano, almeno in parte, anche se fino in fondo non hanno mai saputo dire se sia stato il fato a portarli dove alla fine sono arrivati o le loro scelte.
Si sono incontrati l’11 settembre 2001 a New York, il giorno delle torri gemelle. E da quel momento in poi si sono rincorsi amandosi perdutamente, sbagliando strada, scegliendo percorsi diversi, allontanandosi e avvicinandosi fino ad un nuovo punto di collisione. Ma cosa ne è stato veramente di loro? Può un amore così sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti, continuare ad esistere nonostante le scelte personali e quelle del destino?
Gabe e Lucy sono dei personaggi straordinari che difficilmente dimenticherò. Non sono supereroi, ne persone con dei poteri speciali, sono solo un uomo e una donna alle prese con le passioni, i desideri, le delusioni e le scelte della vita. È questo che li rende unici, è questo che li rende reali.
Leggere Il giorno che aspettiamo è stata un’esperienza straordinaria, ho adorato il suo silenzioso messaggio e il grido di speranza nascosto tra le pagine. È struggente e coinvolgente, delicato e crudele. Mi ha lasciata senza fiato.

Era una passione che trascendeva il tempo, lo spazio, la logica. Ti auguro di trovare un amore così, un amore così potente che ti sembrerà di impazzire. E, se lo trovi, accoglilo. Tienitelo stretto. Quando ti concedi di vivere un amore così, sappi che forse ti farà soffrire. E ci starai male. Ma ti sentirai anche invincibile e infinito.



L'autrice



JILL SANTOPOLO è cresciuta a Hewlett, nello Stato di New York. Dopo aver conseguito la laurea in Letteratura inglese alla Columbia University, ha iniziato una brillante carriera nel mondo dell'editoria e adesso è direttore editoriale della Philomel Books, un imprint del Penguin Group. Il giorno che aspettiamo è il suo esordio nella narrativa ed è diventato un caso editoriale ancora prima della pubblicazione.



3 commenti:

Steffy Galan ha detto...

Ho finito di leggere questo romanzo due giorni fa e ho ancora in mente la storia e nel cuore le emozioni. È difficile lasciare andare Gabe e Lucy. Condivido ogni tua parola, Sybil. Ogni parola, ogni frase, ogni pensiero di questo romanzo ti resta dentro, ti fa riflettere, ti sprona ad affrontare la vita senza rimpianti. Bellissimo davvero!

Unknown ha detto...

Wow �� è stupenda questa recensione Sybil bravissima veramente. Non ti nascondo che mi sono commossa leggendoti, se solo le tue parole mi hanno fatto questo effetto non oso immaginare il libro. Lo avevo già adocchiato e sapevo che era bellissimo ma adesso sono ancora più convinta.
Lo leggerò senz'altro appena possibile.

Unknown ha detto...

Finalmente era arrivato il momento di leggere la storia di Lucy e Gabe,ho amato questo libro già dalle prime pagine, ma ero anche consapevole che avrei sofferto molto con loro due, è una storia talmente profonda che mi sono immedisemata in Luce come lo chiama Gabe. Un'amore così ti spezza il cuore.Ho amato e sofferto con loro in ogni mail, in tutte le situazioni che avrei voluto che avessero preso strade diverse che ci fosse stato un finale diverso..... E adesso mi sento spezzata come Lucy, perché un'amore così ti capita una volta nella vita se sei fortunato. Grazie mille Sybil Ale per avermelo consigliato. Comprerò senz'altro il cartaceo. Perché Gabe e Lucy hanno un posto speciale nel mio cuore adesso.
Lascio una citazione del libro.

"Era una passione che trascendeva il tempo, lo spazio, la logica. Ti auguro di trovare un amore così, un amore così potente che ti sembrerà d’impazzire. E, se lo trovi, accoglilo. Tienitelo stretto. Quando ti concedi di vivere un amore così, sappi che forse ti farà soffrire. E ci starai male. Ma ti sentirai anche invincibile e infinito."