giovedì 29 ottobre 2015

LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI Chiara Passilongo Recensione

Esordio davvero col botto per Chiara Passilongo !
Sono sopraffatta da questa lettura , che per me ha costituito a tutti gli effetti un vero e proprio amarcord. Sicuramente ciò è accaduto in parte perché sono vicentina, nata e cresciuta nella terra in cui è ambientato il romanzo, e quindi ho provato sulla mia pelle i cambiamenti occorsi negli ultimi 40 anni nel ricco e “ provinciale” nordest italiano:  toccando con mano decine di storie simili a quelle di Achille e della sua “ parabola da stella cadente”, gloriosa e al contempo piena di contraddizioni. Ma sono convinta che i ricordi, le canzoni, le mode, le date emblematiche contenuti nel libro siano oltremodo toccanti per qualsiasi lettore, in grado di calarsi appieno nelle sensibilità dei personaggi raccontati da Chiara,  e in un’ epoca ormai tramontata che costituisce il nostro bagaglio di partenza per costruire  il futuro.

Mondadori 
LA PARABOLA DELLE STELLE CADENTI 
CHIARA PASSILONGO



Collana: Scrittori italianai e stranieri
Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine:  374
Prezzo: € 18.50 
Ebook: € 9.99

La Trama 

10 agosto 1981: Nora dà alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. Achille Vicentini, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico. Attraversa il panorama di "case e aziende, case e aziende" che ben conosce: così è tutta la campagna veneta dove vive, popolosa e operosa. Lui stesso vi contribuisce da quando con suo padre ha trasformato il forno di famiglia, nel centro di Borgo San Bartolomeo, in una piccola azienda dolciaria. Alla ditta e ai figli Achille intende dedicare ogni suo giorno. È uno tutto d'un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora per lui: i dipendenti sono parte della famiglia. È con loro che Achille escogita il modo più bello di festeggiare la notte in cui i suoi figli sono nati: una nuova merendina a forma di stella cadente, la Tortina San Lorenzo, destinata ad avere grande successo. Achille già immagina Francesco e Gloria che crescono mangiando quei dolci genuini, che diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, studenti d'eccellenza pronti a prendere in mano le sorti della ditta. Dagli anni Ottanta a oggi le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco e di tutta la comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie, pieno di luci, di sorrisi e di ombre. Nulla, o quasi, sarà come Achille lo aveva previsto.
Opinione di Charlotte 

Chi ha la mia età, la pagina di storia recente raccontata nel romanzo l’ ha vissuta, e  leggendo rammenterà la propria esperienza e la comparerà con quella della famiglia Vicentini:   chi è più giovane,  attraverso il libro potrà scoprire le molteplici  sfaccettature di un passato che ha portato alla situazione di oggi, e lo farà dandogli un volto umano , trovandosi coinvolto in una suggestiva e passionale storia di affetti, tormenti, speranze, delusioni.  Siamo in un paesino del veronese, in un contesto “ limitato ”, benestante , industrioso e un po’ bigotto ; e vi si sviluppa quella che a tutti gli effetti è  una saga familiare,  gravitante  attorno alla figura di un pater familias  che attraversa insieme ai suoi cari e al borgo in cui vive  le varie fasi politiche ed economiche del Bel Paese: dall’ impero democristiano al berlusconismo, dal Secolo D’ Italia al Manifesto, dal boom economico alla crisi globale, passando per  partiti che nascono, si accorpano, muoiono, per guerre “ giuste” contrastate da azioni umanitarie e pacifiste , per  cambiamenti nella chiesa, nei costumi, nel modo di pensare . Tutti questi elementi  e molti altri compongono un mosaico dalle tinte ora fosche, ora brillanti, così come la vita riserva a ciascuno gioie e dolori, regali inaspettati e prezzi da pagare. Ogni personaggio è un tassello importante di questo puzzle il cui centro compositivo è un uomo. La parabola delle stelle cadenti  infatti  vede il  suo punto cardine nella personalità di Achille Vicentini e nei suoi aspetti positivi e negativi: poiché egli , pur valutando arbitrariamente la realtà che lo circonda e spesso commettendo degli errori madornali, possiede un’ integrità morale e una coerenza che non possono  lasciare indifferenti. 

"Achille era la San Lorenzo.L’aveva fondata, l’aveva vista crescere e il suo desiderio più grandeera che suo figlio la portasse avanti, la ingrandisse ancora, come lui aveva fatto anni prima con il forno di suo padre "

" Nell’abitacolo della Giulietta, in famiglia, nella vita, semplicemente titaneggiava”

In questi due passaggi può essere riassunto il nocciolo dell’ intero romanzo. La Ditta identifica Achille, è il cuore di una famiglia ed è famiglia a sé, è l’ orgoglio di dare dignità e benessere  ai propri operai, è l’ essenza stessa di una persona e ne rappresenta trionfi e fallimenti. Ma il rovescio della medaglia è evidente: un' azienda - e quindi un uomo - di questo tipo non lascia spazio al libero pensiero, al riconoscimento dell' individualità altrui. E quindi ci si trova di fronte ad un immenso calderone emotivo fatto di contrasti, di aspirazioni taciute, di desideri repressi, di amori e sofferenze discreti, di anelito alla fuga e al contempo di senso di appartenenza. Ad esempio i figli di Achille,  Gloria e Francesco,  riguardo al loro futuro predestinato  hanno due atteggiamenti e reazioni diversi , e questo si riflette sui rapporti con i genitori;  che vanno dalla complicità alla delusione, dal desiderio di rispondere alle aspettative di chi amiamo alla consapevolezza al contempo che la vita è una sola e che non va sprecata soddisfacendo i desideri degli altri. Tutti i personaggi hanno una loro forza interiore, una loro sensibilità, una lezione da imparare, alcuni  a caro prezzo. E poi, è tutta una questione di punti di vista: Gloria e Francesco, agli occhi dei compaesani sono rampolli viziati e priviliegiati, quando in realtà sono soverchiati dalla presenza ingombrante di un padre tanto carismatico quanto intransigente; la loro madre Nora sembra una compagna di vita silenziosa e la sua lungimiranza è scambiata per sottomissione, quando in realtà si tratta di una donna  forte, determinata e coraggiosa ; Andrea, utopista e libero pensatore, forse è colui che per certi aspetti  vede più avanti degli altri  . E  poi, è  un carosello di benpensanti, arrivisti, pettegoli, ipocriti. Tutti specchio di una società in cui diverse opinioni e sensibilità  concorrono a restituire al lettore un affresco tridimensionale di straordinaria umanità ricco di stimoli e di passione, in cui viene comunicato  tutto e il contrario di tutto, in cui ognuno ha le sue ragioni e porta avanti le proprie idee,  giuste o sbagliate che siano agli occhi di chi legge.
Nel corso della vicenda ciascuno dei personaggi del libro si troverà di fronte a dei bivi, che talora lo porteranno ad un percorso di maturazione e consapevolezza, altre volte ad abissi di corruzione o disperazione. E nel bene o nel male, ogni scelta riporterà    immancabilmente all’ amata/odiata azienda inizio e fine di tutto, e alla famiglia  che osteggerà aspirazioni e pulsioni naturali occultandole alla vista, fingendo che non esistano,  ma che ad un certo punto non potrà più  ignorare le problematiche latenti e  dovrà saper lottare, accettare pur senza condividere: pena l’ implosione e la sconfitta definitiva.
La parabola delle stelle cadenti è una lettura emotivamente entusiasmante: grazie all’ empatia lettore/personaggio che Chiara Passilongo è in grado di creare si resta avvinghiati alle dinamiche interpersonali, affascinati dall' individualità controversa di ciascuno, coinvolti in sentimenti più meno puri e umanamente  comprensibili, ammaliati da passaggi narrativi di un' efficacia spiazzante e spesso anche molto musicali come il seguente: 

Santa Sofia era come una vecchia signora, che da giovane era stata bellissima e aveva fatto la vita, e che ora, sciupata da tutti coloro che l’avevano posseduta senza amarla come avrebbe meritato, godeva del fascino consapevole di un’imperfetta senilità.

Il romanzo  è una lettura che galvanizza ma  lascia anche  uno strascico di malinconia  e di rammarico,  poiché fa riferimento a valori ormai  giudicabili   obsoleti se pensiamo   alla società in cui viviamo. Il mondo è cambiato, le persone all' interno del nuovo tessuto sociale sono forse più libere ma in equilibrio più precario:   disincantate, sole , meno entusiaste di un tempo. Leggendo La parabola delle stelle cadenti si rievoca  un' epoca  di ideali diffusi, seppur spesso assai diversi tra loro, che si rispettavano a vicenda fino spesso a confondersi: in nome  di quelli che un tempo   sembravano diritti inalienabili  e che oggi vengono calpestati in nome di  un sistema economico e politico che non salvaguarda il benessere altrui non essendo  improntato su una coscienza civica. Ma attraverso le stelle cadenti di Chiara Passilongo si  " ritorna al futuro" per qualche ora:   si lotta come Achille, si  sogna,  ci si illude e disillude attraverso  gli occhi di Gloria , di Andrea,  di Francesco. E si finisce con lo  sperare in nome  dell'  Amore   come la perspicace  Nora;  uniti e divisi, nel bene e nel male.


L' Autrice



Chiara Passilongo, nata nel 1981, è laureata in odontoiatria e medico dentista di professione. Ha frequentato la scuola di scrittura Palomar  di Mattia Signorini a Rovigo
La parabola delle stelle cadenti è il suo primo romanzo.

La pagina Facebook del libro: 
https://www.facebook.com/La-parabola-delle-stelle-cadenti-1495218757439339/?fref=ts


Nessun commento: