lunedì 17 febbraio 2014

ROAD TO UTOPIA # 5 : Recensione in anteprima nazionale: UTOPIA - MULTIVERSUM di Leonardo Patrignani

ROAD TO UTOPIA # 5


Quinta tappa del nostro sorprendente e avvincente viaggio sulla strada che sta per portare tutti noi verso Utopia. Solo una settimana ci separa ormai dall'uscita dell'atto conclusivo della trilogia e questo è forse l'appuntamento che più ci sta a cuore perchè entriamo finalmente nel vivo di Utopia. Noi Angels abbiamo avuto l'onore di poterla leggere in anteprima e adesso siamo qui, in questo penultimo passo della road, a condividere con voi i nostri pensieri e le nostre forti emozioni, attraverso le parole di Nippi. 

La nostra opinione, in anteprima

Amici Viaggiatori, siamo arrivati al tanto atteso ultimo libro della splendida trilogia Multiversum. Con non poca nostalgia ho chiuso l'ultima pagina, tanta la bellezza di questa storia ma, vi assicuro, il viaggio non finisce qui...
Prima di leggere le mie considerazioni ascoltate la canzone qui sotto: un successo di tanti anni fa che forse crediamo non ci appartenga più; una melodia lasciata nella scatola dei ricordi di nonni o genitori, ma che adesso volteggia con le sue meravigliose note nella mia mente, che la riconosce come colonna sonora di un momento epico di una storia indimenticabile grazie a Leonardo Patrignani!



UTOPIA
-MULTIVERSUM-
di Leonardo Patrignani


In libreria dal 25 febbraio
editore: Mondadori
prezzo: 17,00 euro
pagine: 396
Terzo e conclusivo libro della saga Multiversum 

Trama

Quella in cui Alex, Jenny e marco vivono da diciotto anni è una realtà confortante, un rifugio sicuro. Ma è solo una delle infinite facce del dado, una delle molteplici realtà del Multiverso.
Dall'altra parte, il mondo sta cadendo a pezzi sotto la nefasta guida di qualcuno che ha le loro stesse facoltà. Dall'altra parte, ci sono un vecchio di ottantotto anni che sta marcendo in un penitenziario e due giovani che vivono rinchiusi come topi da laboratorio. Dall'altra parte, la loro mente è rimasta l'ultima speranza.


La mia opinione

"Noi siamo Utopia. Ora e sempre."

Quando ho finito di leggere Memoria, il precedente libro della trilogia del Multiverso, mi sono trovata spiazzata dal talento emerso dell'autore Leonardo Patrignani; dalla bellezza della storia e delle parole. Non sono riuscita a scrivere una vera e propria "recensione" proprio perché trovai giusto mettere alcune delle citazioni che più mi avevano colpita. Questa scelta è stata, per me, un inno al lavoro egregio che ho letto in quelle pagine, ad una crescita innegabile rispetto al primo romanzo, spiegabile solo attraverso le sue parole. Complice una forte componente "poetica" come a me piace definirla, o estremamente evocativa come ha spesso detto lo stesso Leonardo, credo che quel libro, almeno per quel che mi riguarda, non potesse essere rappresentato in altra maniera.
E ho deciso di farlo anche questa volta.
Anche se Utopia è un'altra storia certe frasi, certi pensieri impressi su carta, ribaltano teorie e convinzioni traducendosi in poesia.

"Sono qui - rispose una voce femminile. La voce che lo aveva accompagnato per una vita, forse per un milione di vite.
Quel timbro delicato, fragile come la loro stessa esistenza, che aveva attraversato insieme a lui lo spazio e il tempo, era sul palco durante l'ultimo atto ed era tra gli attori della nuova commedia."

I toni si alzano, si esce dal limbo, si attraversa il portale di Memoria per entrare  di prepotenza nella storia dal ritmo accelerato di Utopia, dove si prendono in mano le armi  e si combatte per riprendersi la propria dignità e dare una nuova identità alla vita. Tutto questo, tradotto in termini stilistici, porta questo romanzo su di un piano più "tecnico", dove l'amore dei protagonisti e l'aspetto onirico dei loro viaggi, fanno spazio ad una vera e propria insurrezione che li porterà a vestire i panni di rivoltosi.
Si compie, tutti assieme, un unico viaggio verso la salvezza insieme a tanti altri dove l'unico mezzo disponibile è la mente: la chiave che apre la porta alle dimensioni alternative.
Ed è lì, tra le molteplici dimensioni, che i nostri amici Alex, Jenny e Marco si trovano e si perdono; lì, dove anche quando anni e paesi li dividono, sentono sempre vivo e forte il sentimento di amicizia che li lega.

"Ma tra le infinite pieghe dello spazio e del tempo, talvolta, risuonano voci senza volto capaci di sradicare l'identità e trascinarla altrove. E' un'energia dirompente, che sovrasta la forza di volontà e si impone sul pensiero. E' il richiamo che ci riporta a casa."

Abbiamo lasciato in maniera tragica Alex, Jenny e Marco: vite innocenti che si sono fatte martiri per onorare una causa troppo importante, sacrificando la propria esistenza pur di proteggere le loro straordinarie capacità. Eppure, proprio grazie a questo talento, essi esistono in tutte le dimensioni; laddove muoiono, in altre proseguono il loro cammino.
Ma tutto ciò, per qualcun' altro, è stato lo spunto per costruire un plotone di soldati senza occhi, coloro che sono istruiti a vedere solo ciò che una società malsana ha inculcato nella loro mente fin dal primo giorno della loro vita sperimentale.
Ed è proprio un laboratorio il luogo in cui Alex e Jenny si trovano, incapaci di muoversi, e con la loro forza mentale sedata... Cavie drogate per anni, con il solo intento di risucchiare ogni ricordo di quella civiltà rasa al suolo da un asteroide nel lontano 2014. La loro, è una "biblioteca genetica" troppo importante per lasciarsela sfuggire.
Ma la musica sta per cambiare...

"Ma quella notte, nonostante la stanchezza,
Marco non riuscì a chiudere occhio.
Il sorriso di quel bambino mentre ripeteva il motto sulla libertà era una dolce e malinconica cantilena, un richiamo senza tempo che in un istante univa ogni storia, ogni percorso. Era la risposta a una domanda che Marco si era fatto tanti anni prima, quando ancora i suoi pensieri erano fragili ipotesi. Un ponte finalmente solido,
pronto per essere attraversato."

E grazie a quel ponte così solido e così corporeo, ho avuto la sensazione di essere entrata nel vivo, nel centro nevralgico del Multiverso,  come se nei precedenti libri Patrignani avesse dato istruzioni per l'uso prima di aprire la porta e farci entrare nelle dimensioni parallele, dove i viaggi rappresentano condanna o salvezza, speranza e sogni e dove la mente è il mezzo.

"C'è qualcosa, in me, che forse c'era anche all'inizio dei tempi
e ci sarà alla fine.
E' una luce che splende dentro di me.
Forse è una luce che splende dentro ognuno di noi,
ma non tutti sono in grado di vederla."

Protagonista e personaggio cardine in assoluto è Marco, il ragazzo dalla saggezza sconfinata, che guida ogni passo della loro esistenza. Un vissuto alle spalle senza fine, una vita dedicata a salvare lui e i suoi amici; occhi alzati al cielo a studiare l'infinito e le sue altrettante possibilità.. Oppure chiusi, dove dietro le palpebre, il suo universo dalle mille sfaccettature non trova fine...
Un ragazzo, un uomo e un vecchio dal cuore sconfinato e coraggioso.

Utopia è l'ennesima riprova del talento di Leonardo Patrignani, che in questo capitolo finale ha veramente superato se stesso regalandoci una storia dagli aspetti multiformi,  dove trova ampio spazio il sentimento ma che meraviglia ancor di più per la bravura con la quale ha costruito, tassello dopo tassello,  la rivolta che negli anni, silenziosamente, hanno covato negli scantinati personaggi all'apparenza improbabili che poi si sono rivelati pedine fondamentali...
Una lotta clandestina che sta per prendere il sopravvento e che vi porterà a toccare con mano un aspetto sorprendente del bravissimo autore, che con strategica abilità ha guidato tutti i protagonisti quasi con una tattica militaresca, rendendo la trama fluida, realistica, adrenalinica e senza una sbavatura.

A voi viaggiatori, faccio una sola raccomandazione: l'epilogo manderà in tilt le vostre sinapsi, lasciandovi lì a riavvolgere il nastro dei ricordi di ognuno dei tre libri, con la consapevolezza che talvolta gli eventi si plasmano alle nostre stesse esperienze, in particolar modo quando si guarda solo dal proprio punto di vista...
Buon viaggio a tutti, qualunque esso sia!

Il massimo  dei voti con lode a Utopia e a Leonardo Patrignani, creatore di uno dei viaggi più belli che sicuramente non troverà fine nelle vostre menti.



Vorremmo ringraziare con tutto il cuore Leonardo Patrignani per questa occasione unica che ci ha  dato, permettendoci di presentare il libro e di leggerlo in anteprima internazionale.
Ricambiamo la tua fiducia con tutta la nostra stima (tanta, tanta stima!!) e facendoti un grosso "in bocca al lupo".

E vi ricordiamo che il 1° marzo avrete la possibilità di assistere alla presentazione dal vivo di questo romanzo e partecipare al release party che festeggerà la conclusione del Viaggio. O forse l'inizio?!?
Volete sapere come? Cliccate QUI.


Trilogia del Multiverso

1. Multiversum (QUI)
2. Multiversum Memoria (QUI)
3. Multiversum Utopia


Leonardo Patrignani


Leonardo Patrignani è nato a Moncalieri nel 1980. Appassionato lettore di Stephen King, è anche compositore e doppiatore. I diritti del suo romanzo d'esordio, Multiversum, sono stati acquisiti da 18 Paesi.

3 commenti:

salvatoresena ha detto...

AIUTO ADESSO HO ANCORA PIÙ VOGLIA DI LEGGERLO. PRIMO MARZO QUANDO VIENI

Unknown ha detto...

ooooooooo quando esceeeeeeeeeee o voglioooooo anche ioooooo

Unknown ha detto...

Avevo giurato di non leggere la recensione prima del libro e, ora che ho appena chiuso l'ultima pagina, non potevo non correre a leggere qui!!

Che dire, parole sante, un'ottima presentazione dell'opera. Io ho trovato questo terzo volume meno poetico del suo predecessore, ma non è una cosa negativa: Memoria era un sogno lucido, un viaggio di piccole e straordinarie follie. Utopia (dove comunque il potere evocativo dello stile di Leonardo non manca) usa un linguaggio spesso più vicino alla realtà tangibile, il linguaggio inquietante della distopia che dà vita alle nostre paure, ed in questo è una conclusione perfetta del ciclo. Senza contare che trovo la capacità dell'autore di dipingere i sentimenti sempre più straordinaria, nonostante in questo romanzo abbiano forse un ruolo leggermente meno centrale che nei primi due.

Thumbs up, angels ;)