giovedì 17 maggio 2018

LASCIA DIRE ALLE OMBRE Jess Kidd Recensione

È difficile dire se i morti di Mulderrig concordino o no, fatto sta che cominciano a guardare cautamente fuori da finestre di stanze da letto o a scivolare lungo vialetti per poi fermarsi di colpo a fissare.
Perché i morti sono sempre vicini in una vita come quella di Mahony. I morti sono attratti dai confusi e inespressi, dai danneggiati e violati, da chi ha nella propria storia grosse crepe e lacune che i morti non vedono l'ora di colmare. Perché i morti hanno racconti di seconda mano da condividere, se solo gliene dai l'opportunità. 

Ho comprato questo romanzo attirata dal titolo, ho letto la trama e non ho esitato. Si è rivelata una scelta in sintonia con i miei gusti in fatto di storie dalla sottile ironia grottesca. Mi piacciono quelle trame capaci di lasciarti piacevolmente colpita col sorriso sulle labbra. Ora, lo so che parliamo di morti e di un romanzo "nero", ma qualche volta anche la cittadina più omertosa e dissoluta, nasconde anime con il senso dell'umorismo e un forte "spirito" civico. Una lettura che consiglio a chi abbia voglia di leggere qualcosa fuori dagli schemi e rimanere con un'espressione impagabile sul viso una volta chiuso. 


Bompiani

LASCIA DIRE ALLE OMBRE 
Jess Kidd

Traduzione di Sergio Claudio Perroni
Collana: Letteraria Straniera
Brossura con sovracopertina
Genere:  Narrativa
Pagine: 397
Prezzo: 19,00
Ebook:  9,99


Trama  

Quando Mahony, cresciuto in orfanotrofio a Dublino, torna a Mulderring, quattro strade e un pub sulla costa occidentale dell'Irlanda, porta con sé solo una foto sbiadita di Orla, la madre che non ha mai conosciuto, e l'ostinato desiderio di dissipare la cortina di bugie che avvolge il villaggio. Nessuno, vivo o morto, vuole raccontare cosa è successo più di vent'anni prima alla ragazzina che l'ha dato alla luce e poi abbandonato, eppure Mahony è certo che sono in molti a conoscere la verità. Un prete che assomiglia a una donnola, l'arcigna infermiera del villaggio, una banda di alcolisti sentenziosi, una caustica attrice imparruccata al di là del tramonto decisa ad aiutare Mahony infilando tra le pieghe dell'annuale messinscena un'indagine in piena regola: sono solo alcuni dei personaggi che animano una storia nera e grottesca, sovrannaturale ma più che mai umana, che avvolge e trattiene il lettore fino all'ultima pagina.



opinione di foschia75

Soddisfatta di aver scelto questo romanzo. Mi piace quando mi imbatto in storie fuori dal comune, capaci di far spuntare un sorriso per l'originalità e la grottesca ironia. 
Mulderrig è una cittadina che come un vortice risucchia le vite dei suoi abitanti, presenti e passati... Ops! Trapassati.
Tutto inizia quando in città giunge un ragazzo di ventisei anni in cerca della verità sul suo passato, in spalla lo zaino, in tasca una vecchia foto. Mahony vuole conoscere le sue origini, sapere che fine ha fatto la sua vera famiglia.
Il ragazzo è fortemente convinto che la madre non abbia mai lasciato la cittadina. Il suo arrivo scatenerà una reazione a catena che spingerà gli abitanti a erigere un muro di omertà. Cosa hanno tutti da nascondere?
Le uniche persone benevole e ospitali sono la signora Cauley e la sua pseudo badante Shauna, che si prenderanno cura di Mahony e lo aiuteranno nelle ricerche. Insieme a loro una sconclusionata banda di fantasmi che all'occorrenza soffieranno all'orecchio di Mahony per aiutarlo nell'indagine.
Lascia dire alle ombre è un romanzo "nero" e grottesco, permeato da quella sottile ironia che sdrammatizza il nostro approccio alla morte. C'è un mistero da risolvere, la scomparsa di una ragazza, il passato scomodo che torna a tormentare vivi e morti.
Mahony è una ventata di gioventù e fascino per le donne annoiate di Mulderrig (e anche un po' frustrate), al contempo è una seria minaccia per chi sa cosa è successo ventisei anni prima. Tra claudicanti indagini e messe in scena teatrali e non, la triste e amara verità verrà a galla lasciando il protagonista in balia di emozioni contrastanti.
Quello che colpisce il lettore fin dalle prime pagine è l'atmosfera nella quale è immersa Mulderrig, l'indolenza di una cittadina isolata che nasconde peccati e peccatori, violenza e sopraffazione, il tutto narrato con una punta di ironia magistralmente intrecciata con una leggera spolverata pulp.
Insomma una perfetta scenografia cinematografica, magari impreziosita da una pellicola dai toni cupi e color seppia.
Un romanzo chiaro scuro che immerge il lettore in un'indagine davvero grottesca, una lettura piacevole a tratti divertente che ci restituisce la sensazione di amarezza che le vicende irrisolte lasciano in chi ne viene sfiorato.


L'autrice



Jess Kidd insegna scrittura creativa ad adulti e ragazzi. Vive a Londra con la figlia. Lascia dire alle ombre è il suo primo romanzo. 


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