lunedì 26 giugno 2017

LA MIGLIORE AMICA Claire Douglas Recensione

Ho provato a scappare dal passato, Soph. Ma ora mi ha raggiunto. Mi ha fatto lo sgambetto e io ho perso l’equilibrio.

Si può fuggire dal passato?

NORD
LA MIGLIORE AMICA
Claire Douglas



Traduzione a cura di Francesca Toticchi
Casa editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Genere: Thriller
Pagine: 368
Prezzo: 16.90€
Ebook: 9.99€




Trama

Dopo la misteriosa scomparsa della sua migliore amica Sophie, Francesca aveva sentito il bisogno di lasciare Oldcliffe, la cittadina in cui era nata e cresciuta, e di scappare a Londra, dove si è costruita una nuova vita. Sono passati vent'anni da allora, eppure Francesca ha l'impressione di non essere mai riuscita a colmare il vuoto lasciato da Sophie. E ne ha la conferma non appena Daniel, il fratello di Sophie, la informa che sono stati rinvenuti dei resti umani vicino al vecchio molo, proprio nel luogo in cui la ragazza era stata vista per l'ultima volta. Francesca non ha dubbi: deve tornare a casa. Solo così potrà chiudere i conti col passato. Tuttavia, più tempo passa a Oldcliffe, più Francesca ha l'impressione di essere spiata. E il sospetto diventa certezza nel momento in cui inizia a ricevere messaggi minatori e telefonate anonime. Come se qualcuno stesse facendo di tutto per impedirle di scoprire cosa sia successo davvero quella terribile notte di vent'anni prima. E, ben presto, Francesca si renderà conto che la ricerca della verità potrebbe costarle molto caro. Perché potrebbe portare alla luce anche il segreto che lei e Sophie hanno giurato di proteggere a ogni costo…


Opinione di Sybil

Dopo tanti thriller ecco finalmente il numero uno di questa stagione. La migliore amica di Claire Douglas è un romanzo davvero eccezionale, brillantemente strutturato e contraddistinto da uno stile fluido. Le pagine scorrono veloci, al ritmo incessante dei cigolii della mente, proponendo al lettore numerosi scenari dai mille volti, dove un solo e unico ingrediente è sempre presente: l’inquietudine. La troviamo appostata in fondo ad ogni pagina, come uno spettatore silenzioso di fronte ad un macabro scenario. L’autrice è stata davvero abile nello strutturare i dialoghi interiori della protagonista e nell’intrecciarli poi ai vari ingranaggi responsabili del buon funzionamento della storia. Non ci sono virgole fuori posto, parole di troppo, discorsi lasciati in sospeso. Ogni dettaglio è orientato verso un fine: portare il lettore fuori strada. Nei thriller questo è uno dei passi fondamentali da compiere, ma non tutti gli autori ne sono capaci. Qualcuno ci prova e la fa franca senza lasciare il segno, altri invece ci riescono alla grande. E questo è il caso di Claire Douglas.
La storia si snoda partendo da due punti di vista, quello di Frankie e quello di Sophie.
Chi è Frankie? Chi è Sophie?
Sono due amiche, cresciute insieme nella tranquilla cittadina di Oldcliffe. Si conoscono sin da bambine e dal primo giorno non hanno fatto altro che condividere ogni momento, ogni silenzio e anche qualche segreto. Del resto sono amiche, anzi mi correggo, migliori amiche. Ma in una notte (apparentemente) come tante, Sophie scompare nel nulla, lasciando come unica traccia, una scarpa abbandonata sul pontile che si affaccia sul mare. Dopo alcuni giorni viene data per morta. Passano gli anni e Francesca (Frankie), diventata ormai una donna di successo, viene contattata da Daniel, il fratello di Sophie. Il motivo?  È stato ritrovato un corpo. Quello che le chiede Daniel è di andare insieme a lui ad effettuare il riconoscimento. Frankie è terrorizzata. Non vuole tornare a Oldicliffe, è troppo doloroso per lei. In quel luogo si è spenta la sua giovinezza e con essa ogni sua speranza. Perdere Sophie è stato un duro colpo per lei e il solo pensiero di far ritorno in quel luogo buio e desolato la distrugge, ma si sente in dovere di farlo, per Daniel, per la povera Sophie e…per se stessa. Sì, perchè Sophie e Frankie custodivano un segreto. Incoffessabile. E lei vuole essere certa che rimanga ben nascosto.
È così che Frankie decide di partire, affiancando Daniel in una concitata ricerca di indizi sepolti ormai da anni di silenzio. Amici di un tempo, ex fidanzati, amiche rivali, tutti torneranno a ricoprire un ruolo fondamentale nell’intera vicenda. Troppi sono i punti interrogativi che ruotano intorno alla morte della ragazza e chi meglio della sua migliore amica è in grado di fare luce su una vicenda tanto cupa? Dopo anni trascorsi a seppellire il passato,  a fare i conti con un presente incapace di guardare avanti, Frankie tornerà a confrontarsi con una realtà che credeva di aver eliminato dal suo cuore e dalla sua mente,  e si lascerà travolgere da un fiume di melma densa e appiccicosa. Perché ad Oldcliffe niente rimane sepolto sotto il fango, tutto torna a galla.
Non preoccupatevi cari lettori, non vi ho rivelato niente che non sia già presente  nella sinossi del libro. Sì, perchè in realtà tutto questo non è altro che la punta dell’iceberg. Come vi dicevo, la narrazione si snoda a partire da due punti di vista, quello di Frankie, nel presente, e quello di Sophie nel passato. In entrambi i casi il dialogo interiore pone il lettore al centro della storia, intrecciandolo indissolubilmente all’intera vicenda. In questo modo l’autrice è riuscita a catalizzare la sua attenzione in un unico punto: la fragilità e l’immancabile oscurità delle relazioni umane.
La migliore amica è secondo me uno dei migliori thriller di questo ultimo periodo.
Nebuloso, incalzante, fuorviante, crudo e spietato, riesce a tenere il lettore incollato alle pagine lasciandosi scoprire a poco a poco, come in una danza silenziosa dove non si distingue chi è che guida e chi invece viene trasportato. Lo consiglio vivamente a tutti gli amanti del genere ma anche a chi in realtà non ama affatto i thriller, perché in questo romanzo troverete non tanto il sibilo gelido dell'ansia, ma il bisogno di scoprire la natura del sentimento che spinge le persone a diventare ciò che sono…

Ricordo ancora la prima volta che ti ho vista, Soph. Era il settembre del 1983. Avevamo sette anni. Era il tuo primo giorno in una nuova scuola; stavi in piedi accanto alla maestra, la signorina Draper, e di fronte alla classe.  Esile, i capelli piatti e lisci, gli occhiali spessi… Sembravi così malinconica e smarrita! Eri talmente magra che le calze, non proprio bianchissime, aderivano poco sulle caviglie. Avevi un cerotto logoro sul ginocchio e l’orlo della divisa scolastica tutto scucito. Quando la maestra ha chiesto se c’era qualcuno che voleva stare al banco insieme con te, io ho alzato subito la mano.
Era evidente che avevi bisogno di un’amica.



L'autrice



CLAIRE DOUGLAS è una giornalista che scrive da quindici anni sia su quotidiani sia su riviste femminili. Tuttavia ha sempre coltivato la passione per la narrativa e il suo sogno di diventare scrittrice è divenuto realtà con Le sorelle, con cui si è aggiudicata il Marie Claire Debut Novel Award. Attualmente vive a Bath col marito e i due figli.








1 commento:

Saya ha detto...

perfetto per la sottoscritta! voglio anche recuperare il precedente romanzo della douglas!