martedì 13 giugno 2017

ABSENCE Chiara Panzuti Recensione

Quanta inquietudine si respira tra le righe di questo potentissimo romanzo. La stessa inquietudine che si respira in questi tempi incerti, dove la parte più giovane della società sta perdendo la direzione. Come in un mare agitato, la nuova generazione ha perso l'orientamento, perché sono venuti meno i più importanti punti di riferimento: gli adulti. Questo romanzo merita di essere portato nelle scuole, di essere letto, "sviscerato", fatto proprio. Tante sono le emozioni che si aprono al lettore, altrettante scaturiscono da quest'ultimo. Io l'ho letto da mamma prima e da lettrice "ever green" poi: in entrambi i casi gli spunti di riflessione sono davvero tantissimi. 



Fazi Editore


ABSENCE 
Chiara Panzuti

Il gioco dei quattro


Collana: laynYA
Genere: Distopico/Paranormal YA
Pagine: 335
Prezzo: 15,00
Ebook:  6,99



Trama

Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.



opinione di foschia75


Questo romanzo andrebbe letto da più generazioni, a casa, a scuola, sulla metro. Absence inevitabilmente, a prescindere dall'età di chi legge, ci invita a fermare la giostra impazzita, scendere e far qualcosa per innescare anche il minimo cambiamento, iniziando da noi stessi.
Protagonisti di questa storia sono dei ragazzi come tanti, che all'improvviso scompaiono dai ricordi e dalla quotidianità dei loro cari. Ora, provate a mettervi nei loro panni, una mattina siete in cucina a fare colazione con la vostra famiglia, all'improvviso non esistete più, siete invisibili, potete urlare, disperarvi ma nessuno può vedervi e sentirvi. Credo che Chiara Panzuti abbia scritto un romanzo pazzesco, inquietante, al passo con questi tempi così bui per la generazione che avanza. 
Da mamma ho vissuto fisicamente l'angoscia di questi ragazzi, il loro grido di aiuto, il voler tornare a quello che hanno appena perso: la fortuna di essere nel cuore, nei pensieri e nei ricordi di chi amiamo. In un romanzo dove gli adulti sono praticamente scomparsi e i pochi che si intravedono sono come sagome sbiadite, si intrecciano le vite di quattro giovani risucchiati in un incubo, le pedine di un subdolo quanto inquietante gioco difficile da capire. 
Saranno costretti a intraprendere un viaggio seguendo le indicazioni dell'Illusionista, da Londra all'Ecuador, dal Cile agli estremi confini dell'America meridionale. Sono caduti nella tela di un disegno che non riescono a comprendere, l'inizio di un gioco che li porterà a dover competere con altri ragazzi, pur di sopravvivere.
Il branco, anche questo argomento spinoso e attuale è affrontato con non poco acume dalla giovane autrice. I protagonisti dovranno affrontare altri partecipanti al gioco, nonostante non siano minimamente preparati a quel tipo di scontro senza regole. Sono il gruppo più improbabile fra quelli partecipanti, sono i più increduli e quindi prevedibili, sono disarmati fisicamente e emotivamente, non sono capaci di uscirne indenni. Quanto porta a riflettere questa situazione? Ragazzi vittime del sistema, di una società che non riconoscono più perché hanno perso il loro Nord, la loro bussola che è metafora degli affetti e dei punti di riferimento, è impazzita. 
Una narrazione serrata, dove vorresti aiutare i protagonisti ma puoi solo assistere alla loro lotta quotidiana. Non hanno alleati se non loro stessi, devono riconoscere l'appartenenza al gruppo che ora è la loro famiglia, per poter andare avanti e lottare per rimanere ancora in vita. Qualcuno vuole dimostrargli qualcosa, ma senza intraprendere il viaggio non possono trovare la soluzione: capire perché l'Illusionista ha scelto proprio loro e cosa vuole dimostrare.
La forza di questo romanzo sta nelle svariate chiavi di lettura e nei profondi messaggi che ognuno di noi vorrà cogliere. Personalmente ho apprezzato moltissimo questo libro, le emozioni che ne scaturiscono, quel senso di smarrimento che i protagonisti sono costretti a vivere e affrontante, quello stesso smarrimento che la nuova generazione sta affrontando, consciamente e inconsciamente, in questo tempo sempre più incerto in una società alla deriva.
Chiara Panzuti ci invita a rallentare, a riappropriarci del nostro Nord, degli affetti e dei ricordi, di quello che ci ha reso le persone che siamo: l'identità di ognuno, la sua peculiare personalità.
Siamo tutti finiti in un gioco più grande di noi, spiati e messi alla prova continuamente da aggressività, prepotenza, ignoranza e egoismo.






L'autrice




Nasce nel 1988 a Milano, città in cui attualmente vive. Diplomata in studi classici, ha frequentato un corso di Illustrazione e Animazione Multimediale presso l’Istituto Europeo di Design. Coltiva la passione per la scrittura da quando è piccola. Il gioco dei quattro è il primo volume della trilogia di Absence. Di prossima pubblicazione anche gli altri due titoli, L’altro volto del cielo e La memoria che resta.




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