martedì 18 agosto 2015

IL RIBELLE J.R. Ward ( writing as Jessica Bird ) Doppia recensione



Negli  ultimi giorni abbiamo sentito pareri negativi sulla Ward in versione contemporary romance, e in particolare su questo libro che è stato “ bocciato” da molte  nostre amiche lettrici, delle quali apprezziamo lo spirito critico e la sensibilità . Ma siccome  siamo come San Tommaso, e adoriamo la “ madre dei Confratelli”,  ci è sembrato  giusto  farci un idea personale e dire la nostra. Il giudizio globale  su Il ribelle  è tutt' altro che severo e negativo; con le dovute precisazioni.   



HARLEQUIN MONDADORI
(Harmony Romance)

IL RIBELLE 
J.R. WARD 
(writing as JESSICA BIRD)

#1 Moorehouse Legacy
Genere: contemporary romance
Pagine: 250
In edicola e nello shop online hm: €  6,90  


La Trama:  


Bello e dannato, Nate Walker non ha mai evitato di seguire i suoi sogni, anche se questo ha significato intraprendere la strada più difficile e lasciare la ricchezza della sua famiglia e una donna di cui era innamorato, ma che in realtà puntava solo al suo denaro.
Diretto a New York, è convinto che niente possa impedirgli di aprire il suo ristorante a cinque stelle, finché un guasto all'auto lo costringe a fermarsi al White Caps Bed & Breakfast, o meglio nella cucina della sua proprietaria, Frankie Moorehouse, che gestisce la dimora di famiglia nonostante le notevoli difficoltà organizzative ed economiche. L'ultimo problema in ordine di tempo è stata la fuga del cuoco senza preavviso che l'ha lasciata in balia del caos più completo, almeno fino all'arrivo di Nate. Senza averlo cercato, lui si ritrova tra le mani un lavoro di cui non ha veramente bisogno. Resterà lì fino al Labor Day, questo è l'accordo che stipula con la coriacea Frankie. Ma col passare dei giorni il suo interesse si sposterà dalla cucina del bed and breakfast alla sua indipendente e risoluta proprietaria sebbene lui sappia già che con una come Frankie un'avventura con data di scadenza è da escludere.


Opinione di Charlotte 
Ne Il ribelle gli elementi per realizzare  un mix di successo ci sono tutti:  contesto  montano sperduto e ameno con tanto di lago, valido  pretesto per fugaci visioni di corpi scolpiti;  albergo di famiglia da salvare,  fatiscente  ma dal valore simbolico inestimabile;  protagonisti  dalle caratteristiche ideali – Nate il bello e dannato senza vincoli , Frankie il brutto anatroccolo votato al  sacrificio in nome della famiglia . Il tutto condito da  attrazione fulminante e dirompente, da scontri verbali che diventano pretesto per conoscersi, da  drammi passati che solo l’ amore vero può curare.  Sembra una combinazione ideale: eppure il tutto è stato assemblato come  se la composizione   non fosse stata ben ragionata, e vi si avverte spesso un certo  squilibrio. Ad esempio, nella gestione dei tempi, con tanto di  partenza della storia  “ diesel  in salita”,  e di  discesa alquanto  frettolosa e “in folle”  verso il lieto fine. Inoltre, mentre Frankie e Nate “ funzionano” e vengono tutto sommato ben caratterizzati e sviscerati per quanto riguarda le  loro pulsioni e paure, i  comprimari non vengono altrettanto ben approfonditi:  nel libro  vi sono addirittura due storie d’ amore in embrione che potrebbero essere spunto per interi romanzi psicologicamente complessi, ma che pur venendo  efficacemente presentate finiscono per essere  lasciate in sospeso in modo così  brusco da non lasciare loro alcuno spazio né stimolare curiosità su eventuali sviluppi futuri. Infine,   inconvenienti improbabili sovente  piovono dal cielo e  dovrebbero costituire l’ evoluzione dell’  intreccio: purtroppo  a volte non brillano per coerenza e risultano  esili pretesti per avvicinamenti o allontanamenti altrimenti non introducibili.  Insomma, la vicenda principale, tutto sommato non troppo avvincente ma ben delineata,  spicca su un’  ambientazione tratteggiata,  ma non modellata con sicurezza e padronanza. Nonostante l’ insieme  sia volutamente poco glamour e improntato sulla quotidianità della gestione di un azienda, in tutta onestà mi sarei aspettata dalla Ward   qualcosa di  meno banale e soprattutto di stilisticamente meno  incerto de Il ribelle . Un libro  un po’ acerbo e imperfetto negli spazi e nelle sequenze temporali , di certo   non bilanciato e coinvolgente  rispetto agli altri lavori  dell’ autrice – ne costituisce peraltro una prova giovanile, ed è un elemento scusante del quale tener conto;  ancora una volta a mio avviso J.R. Ward  si conferma la regina incontrastata  del paranormal romance,  meno portata al contemporaneo .  Eppure vale la pena di leggere Il ribelle,  poiché   nonostante le carenze a livello di ambientazione e di interazione primo piano/sfondo, complessivamente non mancano  la piacevolezza della complicità fra i protagonisti , l’ alchimia dei sensi repressa fino all’ esplosione , l’ accenno ironico: quei punti di forza  che spingono una  lettrice romantica  a proseguire una lettura,  anche se in certi momenti la convinzione può venire meno e può sembrare di arrancare avendo  perso un po’ di vista l’ obiettivo finale lungo una strada zigzagante.  Per una lettura estiva, non inutile, non imperdibile,  non esplicativa delle reali abilità della Ward ma sicuramente gradevole, Il ribelle  può risultare una scelta appropriata.

Opinione di Foschia 

 Premesso che di J.R.Ward leggerei anche la rubrica del telefono, non ho sentito ragioni e mi sono immersa anche in questo romance, scritto quando ancora non era stata "illuminata" dalla Vergine Scriba e non aveva ancora plasmato gli irresistibili quanto inimitabili Confratelli. Lo ammetto, quando leggo la Ward acerba, mi ritrovo inconsciamente a fare l'analisi dei suoi romanzi, a cominciare dall'ambientazione, per finire con i personaggi secondari e come li faccia entrare in scena (ha uno stile peculiare che personalmente adoro). Mi piace osservare come si scrive un romance, e lei credo che sia uno dei modelli da prendere come esempio quando si comincia, perchè ha un modo di curare la trama e le vicende, impeccabili. I suoi primi personaggi sono come il genere romance richiede, colti in un momento di svolta della propria vita, e con un passato tutto da scoprire. Non siamo davanti a personaggi "complicati" come i confratelli e le loro Shellan, ma uomini e donne in cerca di un posto dove realizzare i loro sogni e mettere radici. In questo romanzo, la Ward dimostra come caratterizzare i personaggi e come intrecciare in modo attraente, i sentimenti. Complice la mia passione per stili come quelli di Nora Roberts, trovo che Il ribelle sia una storia d'amore semplice e godibile, dalla piacevolezza estiva, insomma una di quelle storie senza pretese, capaci di tenere desta l'attenzione della lettrice (poco pretenziosa), e trascorrere una serata all'insegna del romanticismo. Se avete voglia di inoltrarvi nelle vite di due personaggi che hanno tanto da raccontare, e sembrano essere stati "inventati" per stare insieme, allora questo è il romanzo che fa per voi. Se però partite con l'idea che, poiché l'ha scritto la madre dei confratelli, allora deve essere magistrale, forse è meglio guardare altrove. Anche la Ward ha cominciato a scrivere, non è nata già esperta e unica, anzi questo romanzo dimostra tutta la strada in salita che ha percorso.... però personalmente colgo quei dettagli che fanno la differenza, come le impeccabili entrate in scena dei personaggi secondari, che la Ward presenta in modo accattivante, instillando nel lettore curiosità e attenzione e in questo caso presentandoceli per le storie a venire, perchè Il ribelle è il primo romanzo della serie Moorehouse Legacy (e l'entrata in scena di alcuni personaggi dava a intendere che fosse il primo di una serie). O ancora, quella danza sensuale mai affrettata, che pagina dopo pagina tiene sul filo il lettore, senza mai annoiare, coadiuvata dalla caratterizzazione dei personaggi stessi, in questo caso un uomo e una donna dal carattere forte si, ma mai sopra le righe. Nate, un uomo dal passato sofferto, che fa di tutto per guardare in modo ottimista al futuro. Frankie, non ha tempo per pensare all'amore, perchè totalmente assorbita da un'attività che non ha scelto, ma che ha ereditato, insieme a una sorella più piccola e a una  nonna sagace, che riempiono le sue giornate e la sua vita quasi incolore. Sia Nate che Frankie sono alla ricerca dell'affermazione professionale, ma hanno perso un po' di vista la direzione. Chissà se il loro incontro porterà qualcosa di buono e nuovo nelle loro esistenze.
Bello e consigliato a chi abbia voglia di immergersi in un'atmosfera di tipo familiare in stile Nora Roberts (la nonna di Frankie è irresistibile!), a chi abbia voglia di sorridere, fremere e coccolarsi con tanti personaggi di buona compagnia.
Ma anche a chi sia in vena di leggere un personaggio maschile fuori dagli ormai indisponenti cliché romance commerciali.
Spero che la Harlequin pubblichi anche i successivi romanzi della serie, li leggerò sicuramente.



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L' Autrice 


Jessica Rowley Pell Bird ( Massachussetts, 1969 ) è una scrittrice statunitense. Con il nome Jessica Bird e con lo pseudonimo J. R. Ward ha scritto vari libri e romanzi, tra cui libri d'amore e la serie della Confraternita del pugnale nero, serie che le ha fatto vincere un RITA Award per il miglior paranormal romance.  

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