domenica 12 luglio 2015

TUTTO QUELLO CHE VOLEVO DA TE? Deborah Fasola Recensione



" Il dottore ti ha consigliato la banana? Detto così è brutto, Nin. Comunque nessuna malattia; donatore di sangue, genealogia invidiabile. Amante dei bambini… Però, interessante, questo qui. Lavora nello spettacolo, è un’artista e ama la compagnia" 

Quando alla donna scatta l’ orologio biologico, non c'è buonsenso che tenga : generare una vita dà l' illusione di trovare il Vero Amore. Il che è indiscutibile,  ma un figlio non completa una donna alla quale mancano i presupposti per una sana autostima:  ad esempio vita sociale soddisfacente, relazione sentimentale stabile , lavoro appagante. La protagonista di  Tutto quello che volevo da te ?    è carente in  affetti e  realizzazione personale, ed è nerd e pazza quanto basta da decidere di correre ai ripari  a modo suo.  Sullo sfondo della Grande Mela, prende il via una commedia dissacrante che in perfetto stile Fasola, ormai  collaudato  e  adattato molto bene al romance Youfeel,  regala risate ed emozioni  riga dopo  riga: senza indulgere  in mezze misure, al contrario provando a suggerire punti di vista anticonformisti.

Youfeel Rizzoli
TUTTO QUELLO CHE VOLEVO DA TE?
DEBORAH FASOLA 


 mood: ironico
genere: romance contemporaneo
pagine: 140 
prezzo ( solo ebook) : € 2,49 



La Trama 
Nina, trent’anni, una carriera di giornalista che non decolla e una relazione con un uomo egoista che prevede solo sesso, sente la necessità di dare un senso alla propria vita. Avendo un figlio. Da perfetta newyorkese emancipata, l’inseminazione artificiale è la soluzione migliore: nessun coinvolgimento emotivo, nessun padre con cui dividere pappe e pannolini. Detto, fatto.
Oddio, ma cosa ha fatto? E se il padre del suo futuro bambino è un pazzo? Giorno dopo giorno, sapere chi si nasconda dietro il nickname che le ha donato il proprio DNA diventa per Nina sempre più urgente. E quando scopre che il donatore è un famoso attore di film a luci rosse, Nina è presa dal panico. Ma in realtà non si tratta proprio di panico… Questo Leon è tanto disinibito quanto bello e disponibile. È quasi un peccato non aver seguito la normale procedura di accoppiamento. Ma, in fondo, tutto quello che Nina voleva da lui era un figlio. O no?
Dall’autrice di “Un adorabile bugiardo”, un’altra esilarante commedia romantica da gustare con  un sorriso malizioso sotto l’ombrellone.

Opinione di Charlotte 

Nina è “ il Calimero della situazione”:  insicura, seconda in famiglia, succube dell’ uomo che ama,  generosa e spesso non ricambiata. Una sorta di   pesce fuor d’ acqua a causa della propria originalità che la rende speciale e diversa  in un ambiente popolato da persone limitate, edoniste e stereotipate; una donna   che avrebbe bisogno di scovare dentro di sé l' audacia  necessaria  a considerare tutto ciò che la circonda secondo  prospettive inedite  ,liberandosi  da condizionamenti e falsità imperversanti. Questo coraggio Nina lo troverà inaspettatamente grazie ad una banca del seme, che la porterà a considerare al di là delle apparenze un uomo di inaspettate qualità,  dolcezza e  integrità,   celato sotto uno stereotipo dai principi etici comunemente giudicati discutibili.
Certo, questo è il messaggio “serio" , tra le righe: ma quello che il lettore fruisce in superficie è un romanzo   travolgente nel suo umorismo, che sapientemente coniuga risata spontanea e sagace a coinvolgimento emotivo intenso;  con tanto di passato tormentato, e di presente  confuso tutto da inventare.

Allison sbatte le lunghe ciglia finte, si soffia sulle unghie per asciugare lo smalto fresco e poi sbuffa. «Tesoro… Sei impazzita, per caso? Gli spermatozoi sono meglio freschi che surgelati, è un po’ come il buon pesce! E poi spiegami: io passo tutta la vita cercando di farlo e di non restarci e tu vuoi restarci senza farlo? Non c’è più religione!» esclama scuotendo la testa, ferita nel profondo.

Fantasiosa nelle situazioni e nelle curatissime e variegate scelte lessicali, Deborah Fasola  si conferma  irriverente e fuori dagli schemi nel creare situazioni imbarazzanti  ingigantendo il lato comico,  stemperandolo  con pragmatismo e realismo e trasmettendo ilarità ma soprattutto   mancanza di giudizio moralista.
In Tutto quello che volevo da te?  non vi è  edulcorazione della realtà, bensì evidenziazione  dell' elemento  “ a dimensione umana “: niente Super donne, Super dotati, Super odiosi, nessuno è talmente perfetto da essere "super".     I cliché del   romance ci sono tutti, e ben sviluppati:  gli uomini che non si impegnano ,  le invidie tra sorelle, le vessazioni del capo,  il Gran Figo , i genitori invadenti, il passato triste, le presenze amiche  : ma come sempre in Deborah,  il luogo comune va sistematicamente demolito. Poiché  non tutto è bianco e nero,  definibile e definito:  le mezze misure sono possibili e non sempre sbagliate.
Anche se parla di amore romantico, Deborah è  mordace contro le ipocrisie, le frasi fatte e  gli atteggiamenti manierati:  nonostante la sua storia  si basi su fatti inventati e spesso paradossali, la scrittrice  invita il lettore a ragionare su quanto accade nella vita vera, in cui spesso non si ha il “ tutto o niente” ma si cerca di cogliere l’ elemento positivo della situazione che capita tra capo e collo:  in questo contesto, la Fasola con spirito  dice pane al pane  a chi dà ma  non sempre riceve in cambio in egual misura, e a chi ritenendosi  virtuoso crede di meritare la felicità rispetto a un individuo superficiale. Nelle  pagine di Tutto quello che volevo da te? , anche una persona non proprio limpida, o brillante, o sicura di sè,  può avere una vita soddisfacente,  e un "uomo surgelato"  può rendere felici gli altri e mostrare un lato nascosto che ha più luce di quelli che esibiscono persone apparentemente irreprensibili.  La chiave dell’ appagamento è la coerenza verso se stessi, prendendo coscienza  delle proprie mancanze e imperfezioni. Tutti abbiamo i nostri pregi e difetti, e abbiamo il diritto di cambiare idea e mutare prospettive:  presumere il contrario o  scagliarsi contro  le indecisioni o le scelte di vita compiute da altri  è ingiusto.   E mentre si raggiunge questa consapevolezza, con Deborah c’è  veramente da tenersi la pancia dalle risate.
In conclusione, attraverso la dolce e spiritosissima storia di Nina e Leon, Deborah Fasola suggerisce di guardare al di là delle apparenze , di piacersi, di mostrarsi agli altri per come si è fatti, di  non dare retta  ai pregiudizi: e chissà...  alla resa dei conti,  avere a che fare con un  pornodivo potrebbe procurare  indiscutibili  vantaggi! 

Il booktrailer 




L' Autrice


Nata a Vercelli nel 1978 e laureata in Scienze dell’Educazione, ha operato nel sociale prima di dedicarsi completamente al mondo della scrittura. È editor freelance e articolista. Autrice poliedrica di romanzi di vari generi letterari, ha poi trovato nella commedia romantica e ironica la sua dimensione. Ama la sua famiglia, i libri e i sogni sopra ogni cosa.

Per Youfeel Deborah Fasola ha pubblicato anche Un adorabile bugiardo ( recensione QUI)

Di Deborah Fasola Sognando tra le Righe ha recensito anche il bellissimo romance Tradiscimi se hai coraggio ( recensione QUI

Nessun commento: