domenica 28 settembre 2014

PIETRE Carlotta Balestrieri Recensione



Qualche anno fa era stata divulgata la notizia che alcuni frammenti di satellite sarebbero caduti sulla Terra. Carlotta Balestrieri ha preso spunto da questo comunicato e l’ ha usato come spunto per inventare una storia. Il risultato è Pietre, una lettura surreale e visionaria dal fascino sinistro,  assolutamente spiazzante per la sua originalità e potenza espressiva. 

PIETRE 
CARLOTTA BALESTRIERI

Editore: Emma Books
Collana: Mystery
Genere: mystery, pulp, grottesco
Pagine: 138
Prezzo ( solo ebook): € 2,99

La Trama 

Il 16 giugno 2004 alle ore 21.37, in un piccolo paese in provincia di Torino, si abbatté una violenta pioggia di meteoriti. Grosse pietre, di tre kg almeno, precipitarono dal cielo come sogni un po’ troppo pesanti. Nessuno li aspettava, nessuno credeva che si sarebbero mai materializzati. Arrivarono senza chiedere il permesso, senza bussare alla porta. Arrivarono e basta, con molta maleducazione

Opinione di Charlotte

Non è facile raccontare questo libro e  riassumere le sensazioni da me provate nel leggerlo. Pietre è un romanzo  affascinante e inaspettatamente fuori dal comune, che mi ha sorpresa dalla prima all’ ultima pagina senza che fossero in alcun modo prevedibili  l’ evoluzione della storia e delle relazioni interpersonali. L’ atmosfera inquieta, claustrofobica e malinconica, e il modo straordinariamente visivo di renderla,  mi hanno riportato alla mente molteplici modelli cinematografici: dalle ingenue solitudini  de Il favoloso mondo di Amelie, al pulp  “politicamente scorretto” di Tarantino, dal giallo retrò in stile hitchcockiano  all’ inquietante Donnie Darko.   
Sono tanti i personaggi, reali e immaginari, che animano Pietre, fra i quali si distinguono  tre protagonisti:  tre età ( infanzia, età adulta, vecchiaia), tre tristezze ed emarginazioni diverse, tre  solitudini che si incontrano/ scontrano senza di fatto mai comunicare  né farsi capire dagli altri .
Il 16 giugno 2004 succede qualcosa di straordinario che in una dimensione visionario- onirica  provoca  stravolgimenti nelle  esistenze dei protagonisti- o solo nelle loro menti, o in entrambe le dimensioni: questo non è dato comprenderlo appieno, e comunque non fino alla fine del romanzo. E così Ernesto abitudinario e "invisibile"  diventa brillante e desiderabile agli occhi degli altri; l’ anziana vedova  smemorata   Luisa torna giovane e arguta; il piccolo Robertino viene rapito dagli alieni e affronta una  battaglia estenuante. Il lettore non coglie con chiarezza il confine tra realtà e finzione, e questo a mio avviso è uno degli aspetti più suggestivi del lavoro di Carlotta Balestrieri, poichè la valenza del sogno, dell’ immaginazione  come realtà alternativa è il fulcro di questa storia: una funzione consolatrice, migliorativa della realtà quotidiana. Quanto più in alto si andrà, tanto più difficile sarà rialzarsi quando inevitabilmente si precipiterà al punto di partenza.  Il  meteorite diventa simbolo della trasformazione dei personaggi  e degli equilibri interiori  scombinati: un oggetto che solo i protagonisti hanno il privilegio di  veder prendere la forma che realizza le loro pulsioni , i loro più intimi desideri;  che trasforma la realtà in cui vivono in un’ altra dimensione in cui tutto per loro diventa  più lineare e più facile e in cui finalmente diventano protagonisti.
La narrazione è contraddistinta da descrizioni meticolose di ambienti,  o partecipative di caratteri e stati d’ animo ; dall’ attenzione per le piccole cose; dalla presa in considerazione di molteplici punti di vista;  dall’  esternazione di grandi verità celate tra una battuta e un apparente nonsenso ;  dall’  umorismo pungente dato dal gusto per il termine arguto e per la situazione grottesca e paradossale.
Carlotta Balestrieri gioca sul diverso e sull’ elemento divertente e ironico con gusto: il suo lavoro è spumeggiate e irriverente, sfida la logica pur risultando assolutamente coerente,  e si legge d’ un fiato. E così tra un colpo di scena tragicomico, una scena splatter,  un sorriso  bizzarro e una riflessione, emerge tra l ' altro una sagace e spiritosa critica di alcuni modi di essere improntati su egoismo e superficialità,  e al contempo  viene sottolineata  la solitudine del diverso . In sintesi  Pietre è un’ opera di fantasia fuori dall’ ordinario   in cui l’ umorismo  spesso lascia  il posto a tenerezza, malinconia, compassione per persone strampalate, sole e dall’ esistenza infelice: che attraverso le pietre raggiungono nuove consapevolezze non sempre facili da accettare. Un romanzo originale  imperdibile, che "graffia" l' anima del lettore strappandogli ora un sorriso, ora un pensiero dolceamaro.  

L' Autrice 


Carlotta Balestrieri ha trent’anni, è nata a Parma, si è laureata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara e, dopo aver cambiato qualche città e innumerevoli case, è arrivata a Milano dove attualmente risiede. Scrive poesie, racconti, romanzi, sceneggiature e, da cinque anni, collabora con il regista Rino Stefano Tagliafierro per la realizzazione di cortometraggi e videoclip. Ha partecipato al progetto “Serial Writers” promosso da La5, Minimum Fax e Link per la creazione di una fiction da proporre su La5 e al progetto “Scrivere Seriale” promosso da Bottega Finzioni e Trentino Film Commission. Pietre è il suo primo romanzo