domenica 27 aprile 2014

OUTCAST Alina Bronsky Recensione

Dopo aver chiuso questo romanzo mi sono chiesta che sensazioni e impressioni avesse lasciato. La risposta è stata, diverse e contrastanti. Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma posso consigliarne la lettura ad un pubblico molto giovane. Io che amo spaziare tra tanti generi, l'ho apprezzato per la sua appartenenza alla narrativa per ragazzi. Non lo inserirei nel genere Young Adult, perchè i protagonisti di questa storia sono ragazzini molto giovani, non c'è una storia d'amore, ma dinamiche familiari riconducibili ai contrasti dell'adolescenza. Un giorno conduci una vita normale e insipida, il giorno dopo niente è come ti hanno sempre fatto credere.  Juliane si trova in bilico tra due realtà, senza sapere a quale appartenga veramente. Alina Bronsky è molto abile nel tenere il lettore sul filo dell'incertezza e del dubbio, fino all'ultima riga, dove l'ignaro lettore si ritroverà... al principio della storia. Un romanzo-prologo, che ci introdurrà in una nuova dimensione tutta ancora da scoprire. Come le porte oniriche di Kerstin Gier ci hanno permesso di entrare nei sogni dei protagonisti di Silver, così Alina Bronsky, attraverso i suoi quadri portale ci inviterà in un mondo magico e inesplorato.
 
 
 
DAL 24 APRILE IN LIBRERIA
DAL 1 MAGGIO IN EBOOK
 
 
 
OUTCAST
Alina Bronsky
 
Traduzione di Leonella Basiglini
Collana: Narratori Corbaccio
Genere: Narrativa per ragazzi
Pagine: 272
Prezzo: 16.90
Ebook: 9.99
Cartonato con sovracopertina
 
 
Trama
 
Juliana ha 15 anni e vive in una società rigidamente strutturata dove i Normali controllano tutto e si tengono rigorosamente lontano da coloro che si comportano in modo anticonvenzionale. Juliana frequenta il liceo, abita in un quartiere ordinatissimo e segue tutte le regole della Normalità. Suo padre, esempio di omologazione e sua madre, una pittrice per hobby e più originale, sono separati. All’improvviso la madre scompare, la casa è sottosopra e piena di polizia e il padre sembra stranamente tranquillo. Cosa succede? E perché Julie sente suo padre definire sua madre una fata, uno degli essere più temuti e disprezzati dalla società dei Normali? In una corsa contro il tempo Julie dovrà confrontarsi con una realtà ben diversa da quella in cui è cresciuta. Dove le cose e le persone non sono bianche o nere e dove la diversità, l’originalità sono fonti di ricchezza e non cose da combattere. Ma è pericoloso là fuori, violento e pieno di sorprese. Julie ritroverà sua madre? E troverà se stessa?
 
 
Opinione
 
AVVERTENZE!!!
 
Questo romanzo potrebbe essere apprezzato maggiormente da un pubblico molto giovane.
 
Ma potrebbe piacere anche a chi ha apprezzato Silver di Kerstin Gier. A me hanno trasmesso sensazioni molto simili, mi sono sentita in bàlia dell'incertezza, sospesa sul filo della trama, per niente scontata. Juliane è una ragazzina che conduce una normale vita da liceale, vive a turno con il padre o la madre, che si sono separati da poco, ha due fratelli più piccoli e nessun amico. Vive in una società rigidamente organizzata in classi sociali, dove i Normali fanno il bello e il cattivo tempo, vengono considerati al più alto livello sociale, e difficilmente si confrontano con le classi meno facoltose. Alina frequenta il liceo, e come tutti i normali, porta un braccialetto identificativo, che le permette di vivere indisturbata, appartenendo alla società dei Normali. Poi all'improvviso il suo placido mondo viene messo sottosopra dalla scomparsa della madre che, non sembra impressionare nè il padre, nè la polizia. La superficialità delle indagini, la spinge a cercare risposte sulla scomparsa della madre, e sull'atteggiamento discutibile del padre. La sua normale esistenza sarà scossa da diversi piccoli indizi che la porteranno a scoprire un mondo sommerso, di cui nessuno vuole e può parlare. Scoprirà che sua madre non appartiene alla società nella quale lei è cresciuta, e che per ritrovarla deve abbattere la sua diffidenza e le sue paure. Ad aiutarla due ragazzi, fratello e sorella che risponderanno in parte a molte delle sue domande, fugando così i  dubbi che ancora la tenevano legata ai Normali. Lei è, o non è una Normale? Trovando sua madre, scoprirà anche la sua natura.
Il punto a favore di questo primo romanzo, è proprio quello di lasciare il lettore nel dubbio che Juliana appartenga alla società nella quale è cresciuta, o ci sia un'altra realtà. Ci sono dei punti saldi che accompagnano il lettore fino all'epilogo dove, tutte le congetture fatte durante la lettura, cadranno come un castello di carte... "Ma questo è solo l'inizio"...
Perciò, in Outcast saremo invitati a conoscere i personaggi chiave di questa vicenda. Juliana e la sua famiglia, la sua nuova e strana amica Ksu e suo fratello Ivan, e altri personaggi secondari che aiuteranno la nostra giovane protagonista a mettere insieme i pezzi di quel rompicapo che le scombussolerà la vita.
Ci è dato sapere dalla trama che la madre di July è una fata, ma non sarà in questo primo libro che la conosceremo a fondo, qui potremo avere un assaggio dei suoi poteri, quel tanto da solleticare la curiosità del lettore, ma non abbastanza per sapere che ruolo abbia avuto fin qui, rispetto alla famiglia. L'autrice è stata molto brava nel non scoprire tutte le carte, lasciando una porta spalancata sul secondo romanzo, dove Juliana certamente saprà chi è, e che futuro l'aspetta.
Come ogni romanzo introduttivo che si rispetti, c'è parecchio materiale al fuoco, ci sono diversi personaggi chiave e dinamiche sociali che fanno riflettere. C'è sicuramente un messaggio di tipo socio-familare, celato dietro i rapporti tra i personaggi. I Normali contrapposti ai Freak, le fate come creature emarginate e mal viste, di cui nessuno deve parlare. Tutti sono controllati e "numerati",  il quotidiano viene accettato passivamente dai cittadini, nessuno sembra accettare qualsiasi cosa o persona si discosti dalle regole. Ma è questa la realtà, o c'è dell'altro?  La consapevolezza dell' io e del prossimo sono i punti cardine di questo romanzo introduttivo. L'autrice ha lasciato, all'inizio di alcuni capitoli, degli indizi che sono direttamente connessi con Juliana e il suo passato (o futuro?), ma solo nel prossimo romanzo potremo avere accesso alle tessere mancanti. Una lettura forse un pò lenta, ma che certamente acquisterà una accelerazione nel prossimo libro.
 
 
 
L'autrice
 
 
 
 
Alina Bronsky, classe 1978, è stata una studentessa di medicina e copy pubblicitaria fino al giorno in cui ha inviato il suo manoscritto ricevendo immediatamente un'offerta da tre editori. Apprezzata subito dal pubblico e dalla critica tedesca più prestigiosa, ha ricevuto importantissime nomination a vari premi letterari. Lo «Spiegel» l'ha definita «una delle voci più promettenti della nuova generazione». I suoi romanzi sono in pubblicazione in oltre 15 paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti.

BUON LAVORO! Le Emme Recensione



Cari amici, oggi vi segnaliamo una succosissima novità al femminile che sicuramente verrà apprezzata da chi come noi ammira le scrittrici Made in Italy: garantisce  Emma Books!

Per la casa editrice digitale infatti, in occasione della Festa dei Lavoratori, è uscita una nuova  antologia delle “Emme” che ha come comune denominatore il  tema LAVORO.

La raccolta di racconti è  firmata dalle più grandi penne del rosa italiano, alcune alla prima collaborazione con Emma Books, altre ormai “veterane”.

Un’ uscita che capita a fagiolo, per un ponte del 1 Maggio all’ insegna del buonumore: una sana iniezione di ottimismo con molti spunti di riflessione.


BUON LAVORO!

LE EMME



Editrice: Emma Books
Collana: Emma Books Life
Genere: Narrativa Rosa
Ebook: 4.99


La Trama

“Le donne sono una vite su cui gira tutto” diceva Oblonskij, il fratello di Anna Karenina. Madri, mogli, amiche, confidenti, lavoratrici. E proprio le donne che lavorano sono il tema della nuova antologia firmata dalle Emme.
La guardia carceraria di Maria Teresa Casella, la governante peruviana di Olivia Crosio, la marketing manager di Angela Cutrera, la precaria di Francesca Di Raimondo, la disoccupata di Flumeri&Giacometti, la freelance di Giovanna Gallo, l’impiegata di Paola Gianinetto, la suffragetta di Viviana Giorgi, la donna in carriera di Sergio Grea, l’architetto di Laura Randazzo, le mamme di Mara Roberti, la centralinista di Elena Taroni. Storie di donne e lavoro, storie a lieto fine. Perché a volte la felicità è proprio dietro l’angolo. Anzi, dietro la porta di un ufficio.

La Mia Opinione

Ritratti femminili di ieri e di oggi, di  età e provenienza differenti,  abbozzati in poche pagine con grande efficacia:  ora con ironia, ora con partecipazione emotiva, talvolta con una punta di amarezza, spesso con ripercussioni" rosa".
Donne consapevoli, moderne, alle prese con conflitti interiori,  che riescono a mettersi in discussione, a uscire dagli schemi tirando fuori il meglio di sè. Affrontando la battaglia della vita quotidiana, del pregiudizio,   del lavoro ai tempi della crisi con passione, determinazione .. e un pizzico di speranza.  

La romana Carla Senise, agente di polizia penitenziaria creata da Maria Teresa Casella, è  una persona abbruttita, incompresa e depressaincattivita da un’ esistenza da precaria   all’ ombra della sorella maggiore. Carla si trova catapultata della realtà di un istituto penale minorile: il fatto di dedicarsi all' umanità ferita le farà vedere le cose sotto una  prospettiva diversa, permettendole di incanalare le frustrazioni  e di trasmettere a chi la circonda energia positiva.

La colf peruviana  Maria di Olivia Crosio in un irriverente monologo italo-ispanico   racconta con umorismo il suo lavoro al servizio di una  famiglia agiata, meschina e insopportabile: dallo sfogo di Maria il lettore trae le sue conclusioni.

L’ organizzatrice di eventi a sfondo calcistico nel racconto di Angela Cutrera  presenta con  tono riflessivo in modo toccante  un lavoro prettamente maschile  svolto da una donna: indagando il punto di vista femminile, la  passione, le motivazioni che spingono la protagonista ad amare   l' universo- calcio, al quale chi non è immune da pregiudizi potrebbe considerarla “ inadatta”.
 

Francesca Raimondo racconta di due amiche sulla trentina che si rivedono casualmente dopo tanto tempo : una è precaria , l’ altra al timone di una piccola azienda. Due punti di vista, due prospettive diversissime,  la dura realtà del lavoro che accomuna entrambe; due mondi a confronto che trovano la risposta alle loro problematiche rapportandosi uno con l’ altro. 

Marito in affitto dello scoppiettante duo  Flumeri & Giacometti è la tragicomica vicenda di Simona, una donna licenziata da un lavoro  poco entusiasmante, sfiancata emotivamente dalla ricerca di una nuova occupazione  ; la sua storia si intersecherà con quella di Davide, un coach lavorativo: fra una strategia motivazionale e un lavoretto di bricolage, il divertimento e l’ immancabile risvolto rosa sono assicurati!

Giovanna Gallo ci presenta Luna, una ex lavoratrice freelance alle prese con una regolare assunzione dopo tanto tempo: abituarsi a spazi condivisi, all’ interazione costante con altre persone improntata su regole rigide,  e organizzarsi secondo nuovi ritmi,  per lei è tutt’ altro che facile. Sarà fattibile per Luna riuscire a trovare una  dimensione  soddisfacente ?

Il profumo del legno di Paola Gianinetto  ci porta ad interagire con Viola Ansaldi, impegata in carriera in un’ azienda di arredi, nonchè amante del vanesio titolare sposato; in realtà persona estremamente insoddisfatta, in attesa che qualcosa giunga a scuotere la sua vita . Ovviamente la svolta è imminente, e ha le fattezze dell’ enigmatico Enea, un addetto alla sicurezza dai trascorsi burrascosi..

La “ creatura” di Viviana Giorgi è Jenny Benton, una ricca giovane donna d’ altri tempi:  passionale e perspicace suffragetta   newyorkese amante dell’ architettura,  che precorre i tempi e che agli inizi del ‘900 compie delle scelte controcorrente, scontrandosi con pregiudizi, perbenismo  e grettezza diffusi. Galeotta è la passione per i grattacieli: il destino di Jenny si intreccia con quello di un fascinoso, rigoroso e geniale ingegnere trentenne, anch’ egli a disagio fra convenevoli e apparenze,   che resta turbato e ammaliato dalla bella giovane e dal suo talento:  con intuibili e deliziosissimi sviluppi…che fortunatamente non si esauriranno con questo racconto!   

Sergio Grea racconta il viaggio aereo di Federica, stimato ingegnere edile : un volo  d' affari verso l’ Olanda sarà occasione  di un incontro/battibecco molto stimolante e gradevole con un uomo interessante  e fuori dagli schemi; dall' interazione  scaturiranno dialoghi arguti ma soprattutto un’ innegabile affinità seguita dall’ immancabile  scintilla: sarà un’ estemporaneo episodio tra due viaggiatori o qualcosa di diverso? 

Un giorno qualunque di Laura Randazzo è l’ intrigante  resoconto palermitano in chiave surreale della  giornata “ in tandem” di Sara - un architetto solare che si districa tra Autocad, rilievi, nuotate, appuntamenti -   e della sua devota Raela.

Le mamme di Mara Roberti fanno riflettere:  sono dolci, stanche, sole, nevrotiche, insoddisfatte;  litigano, faticano, piangono, sognano; donne in carriera, casalinghe, precarie; e in tutti i casi gli occhi teneri e impietosi dei loro figli ne colgono le  imperfezioni  ma anche l’ infinito  amore, che ricambiano con la medesima intensità.

"Last but not least", Elena Taroni parte da una citazione cinematografica per far sorridere il lettore grazie all’ incontro tra la centralista Lia e il tecnico informatico  Moris Soprano; due persone apparentemente piene di difetti, maldestre e  male assortite,  ma si sa…tutto può succedere.

Insomma, ce n'è per tutti i gusti! Dodici penne autorevoli, dodici personalità ben distinte, dodici declinazioni  diversissime dello stesso tema. Che fanno sorridere, sognare, meditare. Buon lavoro! è una lettura imperdibile per chi apprezza la filosofia di Emma Books, improntata sull' Italian Syle e sulla qualità della produzione degli autori che promuove. In  questa antologia,  come in un variopinto patchwork, ciascuno scrittore dà il proprio contributo per un risultato d’ insieme decisamente sopraffino.

Le Emme

Chi sono le Emme? Prima di tutto sono donne, con una grande passione: i libri, che amano leggere e scrivere. Si dedicano a vari generi, dal rosa al fantasy, dal chick-lit al paranormal. E poi sono smart, perché hanno scelto di pubblicare con Emma Books, casa editrice femminile e digitale. Perché le donne sono sempre un passo avanti, e le Emme lo sono ancora di più. 


… E non finisce qui!!!! 
Splendida opportunità 
per conoscere le Emme

Il libro verrà  presentato Salone del Libro di Torino il giorno venerdì 9 maggio alle ore 14, dove sarà possibile incontrare le scrittrici.

Noi Book’ s Angels ci saremo!!!  E non vediamo l’ ora di conoscerci e di ritrovarci!