martedì 11 marzo 2014

NELL'ATTESA DELL'USCITA DI ALLEGIANT, VOLUME CONCLUSIVO DELLA TRILOGIA "DIVERGENT" ... oggi parliamo del mondo di Divergent e della sua divisione in classi.

Ciao a tutti cari amici di Sognando tra le Righe.
Continua il nostro piccolo percorso di approfondimento nell'attesa dell'uscita del volume conclusivo di quella che considero in assoluto, una delle più belle, complesse e avvincenti serie distopiche in circolazione. E questo non solo per coccolare i numerosi fan della Serie ma soprattutto per incuriosire ed avvicinare i potenziali lettori che ancora non conoscono questo piccolo grande capolavoro.
Oggi ho deciso di introdurvi il mondo diviso in fazioni creato dalla mente - e dalla penna - di Veronica Roth, ovvero un mondo suddiviso in fazioni. 
Per sottomettere e controllare la popolazione infatti il governo bandisce e sopprime la diversità e impone ad ogni individuo di "scegliere" di essere in "un certo modo" per tutta la vita. Ma si può realmente scegliere cosa essere (in base ad un test attitudinale, poi!...) e soprattutto possiamo essere una cosa soltanto? L'essere umano è un insieme complesso di sentimenti, attitudini, capacità, gusti ed esperienze difficilmente classificabili e dove spesso labile è il confine fra quelle che possono essere le diverse sfumature della personalità, del carattere. Quindi è ovvio che la risposta, che ci fornisce anche la stessa autrice, è assolutamente NO. Non possiamo prescindere dalla molteplicità. 
Ma è proprio su questi presupposti che si fonda la società "fittizia" di Divergent. 

Anche se la popolazione è divisa rigidamente in cinque fazioni, nessuno sarà mai, al 100% come dovrebbe essere o come ci si aspetterebbe che fosse appartenendo a quella specifica fazione. Ma questo è quello che i potenti vogliono far credere al popolo. Omologazione. Sottomissione. Prevedibilità. Conformazione.
Ed è proprio questo il nervo della distopia in Divergent: chi comanda vuole rendere inoffensivo il comandato. Lo vuole controllare. Convincerlo che non possa esistere una realtà diversa o alternativa. Per questo i Divergenti - ossia coloro che hanno più di un tratto dominante che si rivela nei test attitudinali a cui vengono sottoposti - devono essere eliminati: rappresentano un pericolo per la stabilità del sistema. 
Approfondirò più il discorso divergenti nella prossima "puntata". 
Oggi voglio parlarvi delle cinque fazioni e di quelle che sono le loro caratteristiche, chiaramente espresse nel romanzo anche attraverso passi tratti dal Manifesto, ossia una sorta di promemoria pubblico dei loro ideali; che dicesse a chiare lettere al mondo ciò in cui credevano.


ABNEGANTI


Gli abneganti sono coloro che sopra ogni cosa mettono l'altruismo.
Condannando ovviamente il suo opposto, cioè l'egoismo. Crescono perseguendo gli ideali di umiltà e gentilezza, eliminando dalla loro vita qualunque traccia di vanità, autocompiacimento o gratificazione personale. Così come l'invidia e l'avidità. Perciò vestono tutti allo stesso modo e con uguale colore (il grigio); non possono guardarsi allo specchio se non in una speciale occasione, non valorizzano il proprio aspetto ma neanche la loro persona, ad esempio non festeggiando i compleanni. 
Aiutano il prossimo dimenticandosi di sè stessi. 
Grazie a questa loro caratteristica di abnegazione è a questa categoria che appartengono i rappresentanti del governo, a garanzia di incorruttibilità e dedizione allo Stato.

Dal Manifesto:
"Sarò la mia rovina se diventerò la mia ossessione.
Dimenticherò coloro che amo se non sarò loro utile.
Entrerò in guerra con gli altri se mi rifiuterò di vederli.
Pertanto scelgo di stare lontano dai miei dubbi,
di non fare affidamento su me stesso
ma sui miei fratelli e sulle mie sorelle.
di proiettarmi sempre verso l'esterno
fino a quando sparirò"



INTREPIDI


Gli intrepidi sono i coraggiosi. Quelli che "incolpavano la codardia".
Gli appartenenti a questa fazione sono rumorosi, impetuosi, competitivi. 
Si lanciano nelle sfide più spericolate e combattono le loro paure nei modi più disparati. Si allenano senza tregua sia a livello fisico che mentale. Sono dei veri duri - o almeno si sforzano di esserlo. Vestono interamente di nero e marchiano la loro pelle con numerosi tatuaggi.
Agli appartenenti a questa fazione viene affidato il compito di difendere lo Stato.

Dal Manifesto:
Crediamo che la vigliaccheria è responsabile delle ingiustizie del mondo.
Crediamo che la pace si conquisti a fatica,
che a volte è necessario lottare per la pace.
Ma più di questo:
Noi crediamo che la giustizia è più importante della pace.
Noi crediamo nella libertà dalla paura,
nel negare alla paura il potere di influenzare le nostre decisioni.
Noi crediamo negli atti di coraggio ordinari,
nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un'altra.
Noi crediamo nel riconoscere la paura e la misura in cui esso ci governa.
Noi crediamo nell'affrontare quella paura
non importa quale sia il costo per il nostro confronto,
la nostra felicità o anche la nostra salute.
Noi crediamo nelle grida di coloro che possono solo sussurrare,
nel difendere chi non può difendersi.
Noi crediamo non solo a parole coraggiose, ma a fatti coraggiosi da abbinare loro.
Noi crediamo che il dolore e la morte siano meglio della codardia e inattività,
perché crediamo nelle azioni.
Noi non crediamo nel vivere una vita confortevole,
noi non crediamo che il silenzio sia utile.
Noi non crediamo nelle buone maniere.
Noi non crediamo a teste vuote, bocche vuote o mani vuote.
Noi non crediamo che l'apprendimento di violenza padroneggiata
incoraggi la violenza non necessaria.
Noi non crediamo che debba essere consentito stare a guardare.
Noi non crediamo che qualsiasi altra virtù è più importante del coraggio.

CANDIDI


A questa fazione appartengono coloro che coltivano l'onestà e si oppongono all'ipocrisia.
Per questa loro spiccata caratteristica di correttezza il loro ruolo all'interno della società è principalmente legato alla legislazione. Vedono le cose in maniera abbastanza estrema pertanto anche il loro abbigliamento rispetta questa loro caratteristica. vestono infatti di bianco e nero.

Dal Manifesto:
La disonestà è dilagante.
La disonestà è temporanea.
La disonestà rende possibile il male.
La disonestà induce al sospetto.
Il sospetto induce al conflitto.
L'onestà induce alla pace.
La verità ci rende trasparenti.
La verità ci rende forti.
La verità ci rende inestricabili.


ERUDITI


La fazione è completamente dedicata alla conoscenza e riconosce l'intelligenza come bene supremo. Vedono nell'ignoranza umana il peggiore pericolo. I membri di questa fazione passano le giornate studiando, leggendo libri, discutendo e lavorando al computer. Conoscono a memoria tutti i testi e perfino la mappa della città. Sono particolarmente eloquenti e date le loro peculiarità sono particolarmente impiegati in tutto ciò che riguarda la cultura dello stato e sono anche implicati nei meccanismi di selezione durante i test attitudinali. Sono la fazione più soggetta alla corruzione morale poiché la conoscenza è potere.
L'intelligenza deve essere usata come un beneficio e non come un danno per la società. Chi usa l'intelligenza per scopi personali o per danneggiare gli altri non ha capito le responsabilità connessa a questo dono. L'intelligenza è infatti un dono, non un diritto. Non deve essere usato come un'arma ma come uno strumento per migliorare la società. 

Dal Manifesto:
1) L'ignoranza non è definita come stupidità ma come mancanza di conoscenza.
2) La mancanza di conoscenza porta differenze tra le persone.
3) La mancata coesione tra le persone che hanno differenze porta conflitti.
4) La conoscenza è l'unica soluzione logica al problema del conflitto.

Le aree nelle quali le persone devono essere educate sono:
Sociologia, così che l'individuo capisca il funzionamento della società.
Psicologia, così che un individuo capisca come funziona una persona insieme alla società
Matematica, così che l'individuo sia preparato a studiare scienze, ingegneria, medicina e tecnologia
Scienze così che l'individuo capisca come opera il mondo.
Comunicazione, così che l'individuo sappia come parlare e scrivere chiaramente e in modo efficace.
Storia, così che l'individuo capisca gli errori e i successi che hanno portato a questo punto la Società, così che impari ad emulare i successi e ad evitare gli errori.

PACIFICI


I membri di questa fazione fanno della gentilezza la loro filosofia. Sono sempre tranquilli e sorridenti. Ovviamente condanno qualsiasi tipo di aggressività. I loro vestiti sono gialli e rossi (ricordano molto gli Are-Krishna) Fiducia, autosufficienza, perdono , coinvolgimento e gentilezza sono i tre punti cardine del loro stile di vita. 

Dal Manifesto

Conversazioni di Pace
-Fiducia
Un figlio dice alla madre: "Mamma, oggi ho litigato con il mio amico."
La madre dice: "Perché hai litigato con il tuo amico?"
"Perché mi ha chiesto qualcosa, e non ho voluto dargliela."
"Perché non gliel'hai data?""Perché era mia."
"Figlio mio, ora hai i tuoi averi, ma non hai più il tuo amico. Quale preferiresti avere? "
"Il mio amico".
"Allora dai liberamente, confidando che ti sarà anche dato quello che ti serve."

-Autosufficienza
Una figlia dice al padre:"Padre, oggi ho lottato con la mia amica."
Il padre dice: "Perché hai litigato con la tua amica?"
"Perché mi ha insultato, e io ero arrabbiata."
"Perché eri così arrabbiata?"
"Perché ha mentito su di me." (In alcune versioni: "Perché sono stata ferita dalle sue parole.")
"Figlia mia, le parole della tua amica hanno cambiato chi sei?"
"No."
"Allora non essere arrabbiata. Le opinioni degli altri non possono danneggiare te. "

-Perdono
Un marito dice alla moglie:"Moglie, oggi ho litigato con il mio nemico."
La moglie dice: "Perché hai litigato con il tuo nemico?"
"Perché io lo odio."
"Marito mio, perché lo odi?"
"Perché mi ha fatto un torto."
"Il male è passato. È necessario farlo riposare nel luogo in cui si trova ".

-Gentilezza
Una moglie dice al marito: "Marito, oggi ho lottato con il mio nemico."
Il marito dice: "Perché hai litigato con il tuo nemico?"
"Perché le ho parlato con parole crudeli."
"Moglie mia, perché le hai rivolto parole crudeli?"
"Perché credevo che fossero vere."
"Allora non devi più pensare parole crudeli. Pensieri crudeli conducono a parole crudeli, e fanno male tanto quanto fa male il loro obiettivo ".

-Coinvolgimento (faceva parte del Manifesto, ma in seguito venne tolto)
Un amico dice all'altro:"Amico, oggi ho litigato con il mio nemico."
L'altro amico dice: "Perché hai litigato con il tuo nemico?"
"Perché erano in procinto di farti del male."
"Amico, perché mi hai difeso?"
"Perché ti voglio bene."
"Allora io sono ti grato."

Spero che abbiate trovato interessante questo approfondimento. Io vi rimando tra pochi giorni con una nuova puntata del nostro contdown aspettando Allegiant e vi consiglio, come sempre, di visitare la pagina Facebook della De Agostini Young Adult, che è sempre aggiornata e piena di informazioni ed iniziative interessanti! 

BLOG TOUR LA MELODIA DELLE PAROLE DI LACRIME DI CERA di Liliana Marchesi SETTIMA E ULTIMA TAPPA


Cari lettori, siamo giunti alla tappa conclusiva del Blogtour che ha accompagnato l' uscita dell' ultimo sorprendente e coinvolgente lavoro di Liliana Marchesi; un paranormal romance articolato che coniuga l' intreccio romantico con atmosfere inquietanti e fantascientifiche in un susseguirsi di colpi di scena e di dolci interludi. Se ancora  non avete avuto modo di approfondire la conoscenza di questo romanzo, potete approfittare della recensione  per farvi un' idea generale;  se intendete proseguire senza indugio fino alla stazione terminale del Blogtour, sappiate che state per gustare un assaggio dello stile dell' autrice, della sua carica emotiva e della sua sensibilità per i dettagli.  




Questo brano è tratto  da uno dei momenti clou di Lacrime di Cera, e come nelle altre tappe del viaggio  è stato ispirato dall' ascolto di un pezzo musicale che  ha accompagnato l' autrice nel processo creativo.

" Quando lo vidi il mio cuore si fermò per un istante.
Non lo avevo mai immaginato nei panni di un Sovrano con indosso un abito elegante e delle scarpe lucide, ma persino ora che lo avevo di fronte in quella veste, mi era impossibile vederlo come tale.
Una povera cameriera doveva aver tentato inutilmente di domargli i capelli castani che, seppur meno arruffati di prima, mostravano comunque il loro desiderio di libertà. Il colletto della redingote nera dai profili argentati era rimasto aperto, consentendo a Chris di mantenere intatta l'aria da ragazzaccio incline a trasgredire le regole.
E che dire del suo sguardo?
Nei suoi occhi scuri come le tenebre, dove la rabbia e l'odio per ciò che stava accadendo bruciavano inesorabilmente, brillava una stella di luce.
Se mai un giorno avessi deciso di sposarmi, quello era lo sguardo che avrei voluto scorgere sul volto del mio sposo mentre attendeva il mio arrivo all'altare. Uno sguardo illuminato dal sentimento, dalla passione, dal desiderio e dall'amore."


La canzone a cui è abbinato è The right man,  un brano toccante e romantico, enfatizzato dalla potenza vocale di Christina Aguilera; chi come me sa  in quale punto del racconto è collocato questo estratto, probabilmente concorderà sul fatto che si accordi alla perfezione all' intensa drammaticità degli accadimenti.
Cos' altro aggiungere? Forse è saggio interrompersi qui per lasciare spazio alle sensazioni date dalle parole di Liliana Marchesi e dalla musica che le hanno suggerite.

Buona lettura   e buon ascolto!!!