lunedì 27 gennaio 2014

ROAD TO UTOPIA # 2 - Seconda Tappa: La nascita del Multiverso

ROAD TO UTOPIA  #  2


Cari Viaggiatori ben tornati su Sognando tra le Righe per la seconda tappa del nostro percorso che ci porterà all'uscita del tanto atteso terzo, e conclusivo, volume della Multiversum Saga. 
Oggi avevo a cuore, più di ogni altra cosa, di condividere con voi un pensiero in cui noi Books'Angels crediamo fermamente e che ha fatto, fin da subito, da colonna portante al nostro blog ovvero la convinzione che dietro la maggior parte dei libri indirizzati ad una fascia di pubblico giovane (Young Adult), o considerati semplice letteratura di intrattenimento, si nascondano non solo messaggi profondi ma anche teorie elaborate che si fondano su un consolidato background culturale. Filosofia, sociologia, psicologia, antropologia, storia e/o influenze moderne che affondano le loro radici anche nella modernità; nella quotidianità. Letteratura e cinema, fenomeni di costume, scienza e tecnologia... Tutti strumenti a disposizione dei bravi autori che vogliono lasciare ai loro lettori, futuri uomini del domani, tanti spunti di riflessione. Ma che possono gratificare e stimolare anche lettori più adulti.
Tutto questo per dire, in sostanza, che talvolta chi racconta storie può fare molto di più che raccontare una storia e che molto spesso in quelle pagine ci sono degli importanti messaggi, se sappiamo leggere "tra le righe".
E anche che i veri scrittori, secondo noi, sono quelli che quando mettono su carta la loro grande idea hanno alle spalle non solo la loro ispirazione del momento ma anche un solido studio e un'attenta ricerca.

I romanzi della trilogia Multiversum di Leonardo Patrignani, pubblicati dalla Mondadori nella sua collana "young" Chrysalide, ne sono un fulgido esempio. Proprio per questo ci tenevo ad affrontare con il suo autore un discorso di questo tipo. Leonardo, nella sua grande gentilezza e disponibilità, ci ha aperto letteralmente la sua "mente" per svelarci come è nato Multiversum e tutto quello che gli è sotteso. Un approfondimento che, sono convinta, interesserà moltissimo chi già ha conosciuto e amato i suoi due primi libri ma che affascinerà anche chi ancora a questi due potenti romanzi si deve accostare.
Quindi ora vi lascio alle parole del grande Leonardo Patrignani. Buon viaggio nell'esplorazione del Multiverso!
Noi ci ritroveremo sempre qui, lunedì prossimo, con una nuova tappa della nostra strada verso Utopia....


La nascita del Multiverso


Benvenuti dietro le quinte, amici Viaggiatori.
In questo nostro incontro virtuale, seconda tappa della Road to Utopia, vi racconterò cosa si nasconde sotto la superficie. Cosa si cela tra le macchie di inchiostro che bagnano le 1072 pagine della saga. State per entrare nel mio studio. State per entrare nella mia mente.

Cercherò di non cadere nella trappola dello spoiler, e spero di incuriosire chi ancora non ha staccato il suo biglietto per il Multiverso, così come mi auguro di rivelare interessanti retroscena a chi invece è già uscito da Memoria e attende l'ultimo giro di giostra.


La foto che vedete ritrae alcune delle mie principali influenze artistiche alla base di questa storia. Ho approfondito sul saggio Quantum le teorie della fisica moderna, in ambito di fisica quantistica. Qualcuno di voi - specie i fan di Big bang theory - sa di cosa parlo. Si tratta degli studi sulle particelle subatomiche, che hanno portato a ipotizzare l'esistenza di infiniti universi paralleli. Il grande Stephen Hawking ne ha parlato spesso nei suoi saggi. Io ho approfondito la questione su Il grande disegno. Un tema caro alla fantascienza, quello dei mondi paralleli, un tema che ho fatto mio introducendo una struttura "mentale" alla base dello spostamento fra le differenti versioni di noi stessi. Nella Multiversum Saga non ci sono incontri con i propri doppi, non ci sono wormhole. E' la nostra mente la chiave per sbloccare le porte delle dimensioni alternative. Il mezzo per viaggiare.
I lettori più esperti avranno notato, nel mio primo romanzo, l'omaggio a Philip Dick e al suo La svastica sul sole. Si tratta di un salto temporaneo del protagonista Alex in una Milano figlia di uno sviluppo alternativo degli eventi, in una cornice cosiddetta "ucronica". Proprio come nel capolavoro di Dick, Alex si imbatte in una dimensione in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e a Milano è in corso una sorta di guerra civile. Il ragazzo sarà costretto a una drammatica fuga che finirà in tragedia, e questo lo porterà a capire uno dei concetti cardine di questa storia: la morte non esiste. O meglio la morte, come dice la quarta di copertina di Utopia, non è che un'onda solitaria che va a spegnersi a riva, mentre infinite altre continuano a solcare il mare.
Ma a volte, la morte può essere ingannata anche grazie ai viaggi nel tempo. Chi si ricorda il modo in cui il dottor Emmett Brown si salva dall'agguato dei libici in Ritorno al Futuro? Nella Multiversum Saga esiste anche il concetto di viaggio nel tempo, ma adattato alla mia struttura narrativa. Ho ideato la realtà puramente mentale di Memoria, della quale non dirò molto per non rovinare la sorpresa a chi conosce solo il primo romanzo. In Memoria viviamo all'interno dei nostri ricordi, e le persone che incontriamo sono come dei portali per accedere al passato. Questo dà origine a una sorta di viaggio nel tempo molto particolare, giacché in Memoria è possibile vivere un evento già accaduto, ma non modificarlo. Si è spettatori della scena, ma l'interazione con essa è nulla. Memoria, dunque, è un immenso territorio d'indagine. E servirà ai ragazzi per capire che cosa ha originato il loro "dono" di varcare la soglia tra i mondi. La spiegazione sarà quanto di più (fanta)scientifico possibile, direi quasi (fanta)medico. Da qui l'inganno in cui alcuni cadono, nel considerare Multiversum una saga fantasy. Detto che le etichette lasciano spesso il tempo che trovano, in realtà, dall'ambientazione realistica alle motivazioni alla base delle capacità extrasensoriali dei protagonisti, fino alla struttura stessa del Multiverso modellata sulle teorie quantistiche, qui siamo in un territorio prettamente fantascientifico.
Molti di voi sanno che, da un certo punto del secondo libro in poi, verremo catapultati in una società del futuro, in una delle infinite realtà parallele. L'unica in cui i nostri ragazzi sono sopravvissuti. Ci troviamo in questo caso in una realtà distopica, ed ecco perché nella foto vedete il famoso 1984 di George Orwell. La distopia - tanto in voga nei romanzi young adult degli ultimi anni come Hunger Games e Divergent - ha avuto antesignani di altissimo livello, che possiamo annoverare nell'Alta Letteratura senza correre il rischio di essere smentiti. Io sono stato influenzato particolarmente dal capolavoro di Orwell ma anche da Fahrenheit 451 di Ray Bradbury e Brave new world di Huxley. Quest'ultimo titolo ci porta direttamente al terzo e conclusivo atto della Multiversum Saga. Chi di voi ha letto Brave new world sa interpretare alla perfezione il concetto di utopia negativa. Che cos'è, in fondo, se non una distopia vera e propria? Vi lascio il piacere di scoprire, dal 25 di febbraio in poi, che cosa sia realmente Utopia nella mia trama, anticipandovi soltanto che no, non sarà qualcosa di esattamente augurabile.
Utopia vi farà scoprire ancora di più, nel suo epilogo e dunque nel senso che darà all'intera saga, quanto io sia stato influenzato dalle teorie sulla Sincronicità di Jung. Quanto io creda che tutto sia connesso, nel cosmo. Queste ipotesi ci portano direttamente al concetto di entanglement quantistico, che vi consiglio di approfondire, perlomeno nelle sue caratteristiche di facile comprensione, senza finire prigionieri di leggi fisiche e formule matematiche!
Scoprirete come l'entanglement sia strettamente legato alla storia di Alex, Jenny e Marco, veri e propri "sistemi" che, se separati, dal momento in cui hanno condiviso determinate esperienze significative rimarranno influenzati a vita, i destini di uno dipendenti da quelli degli altri. 
Multiversum, così come molti film di Christopher Nolan, si presta a diversi piani interpretativi. Sotto la superficie avventurosa della narrazione, fruibile da qualsiasi genere di lettore, si nascondono significati "altri" (e "alti", in molti dei casi sopracitati). Credo che sia la parte più interessante di una trama, quella che non vediamo. Quella che possiamo approfondire cogliendo la natura di alcuni passaggi, riflettendo sulle influenze e sui correlati artistici, filosofici, scientifici. Per questo ho inserito nella foto Inception, un film studiato e impostato sui diversi livelli di profondità del sogno. Un lavoro che personalmente trovo straordinario e che, pur non basandosi né sulla teoria dei mondi paralleli né sul viaggio nel tempo, ci offre una struttura complessa, dai molteplici strati, di non immediata comprensione, così come l'architettura della Multiversum Saga. Avrei potuto citare allo stesso modo Matrix, un altro pilastro della mia crescita e formazione come romanziere. Un film in cui viene ridefinito il concetto stesso di realtà, una storia che spinge lo spettatore a guardarsi attorno e mettere in discussione la sua stessa percezione di quello che lo circonda.

Questa trilogia è un viaggio. I suoi lettori, nella mia visione, sono da sempre Viaggiatori. Così li chiamo, perché condividono con me l'idea che non sia importante il traguardo, ma la corsa. Che non sia determinante la riuscita, ma l'intenzione, la volontà di farcela. E' lì che risiede l'energia. Spero con sincerità di aver dato a molti, con questa saga, uno strumento per credere nelle proprie capacità, di fronte alle avversità più nere, di fronte alla fine di ogni cosa, come i nostri protagonisti sperimentano già nel primo romanzo. 
Scoprirete, in Utopia, quanto la determinazione e il ferreo credo nei propri mezzi possano influenzare in maniera drastica il corso degli eventi. Ma non vi dico altro. So che siete già sulla banchina, il biglietto tra le mani, in attesa dell'ultimo treno.

Leonardo Patrignani





La Trilogia Multiversum

La Multiversum Saga (Multiversum, Memoria, Utopia) di Leonardo Patrignani, lanciata in Italia da Mondadori nella collana Chrysalide, è venduta in 18 Paesi. Nel 2014 approderà anche in UK e Australia nella traduzione curata da Scribe Publications, e in Germania grazie a DTV Junior. In Polonia, Multiversum ha vinto 2 premi (della giuria e degli internauti) al "Best Book for the Autumn 2013". In Italia, la saga è menzionata nella Guida alla letteratura di Fantascienza a cura di Carlo Bordoni (Odoya, 2013)

1 - Multiversum  ( recensione QUI )
2 - Memoria  ( recensione QUI )
3 - Utopia  in libreria a partire dal 25 febbraio 2014

IL GIORNO DELLA MEMORIA Consigli di lettura

"Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità".
Anna Frank
 
 
 
 
 
 
 Non mi sento all'altezza di introdurre il post dedicato alla ricorrenza del 27 Gennaio, credo che il pensiero della giovane Anna Frank sia tutto ciò che ancora oggi risulta tremendamente attuale.
Perciò mi limiterò a darvi notizia di alcuni titoli recenti che potrete trovare in libreria e decidere di leggere per ricordare o conoscere un triste capitolo della Storia d'Europa, un periodo che rimarrà nelle nostre coscienze come una scura cicatrice, un monito che dovrebbe avere un significato più ampio, e non relegato ad un minuto di silenzio, o alla deposizione di corone di fiori in un unico giorno dell'anno, deciso per legge.
 
 
 
Voglio cominciare la rassegna, da un libro che ha attirato subito la mia attenzione e che per la sua brevità si legge tutto d'un fiato, sono certa farà molto discutere per la riflessione contenuta.
 
 
 
CONTRO IL GIORNO DELLA MEMORIA
Elena Loewenthal

Editore: ADD edizioni
Collana: ADD+
Genere: Narrativa
Pagine: 96
Prezzo: 10.00
Ebook: 3.99
 
 
Trama
 
Il 27 gennaio di ogni anno si evoca il ricordo della Shoah. Si organizzano eventi, incontri, celebrazioni ufficiali. Ma che cosa sta diventando questo Giorno della Memoria? Una cerimonia stanca, un contenitore vuoto, un momento di finta riflessione che parte da premesse sbagliate per approdare a uno sterile rituale dove le vittime vengono esibite con un intento che sembra di commiserazione, di incongruo risarcimento. Ma la memoria che si sventola in quella data non è degli ebrei, è dell'Europa intera: deve essere elaborata e fatta propria, non diventare uno spazio da addobbare con la retorica. Elena Loewenthal dà voce ai suoi dubbi e alle sue riflessioni su quello che per lei è un grande errore collettivo, l'errore di chi vuole, per un giorno soltanto, provare ad addolcire una coscienza civile per alleggerire il senso di colpa.
 
 
 
 
DOVREI ESSERE FUMO
Patrick Fogli

Editore: Piemme
Collana: Piemme Open
Genere: Narrativa ambient. storica
Pagine: 292
Prezzo: 15.50
Ebook: 4.99
Brossura
 
 
Trama
 
Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Alberto ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando. A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un'ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia.
 
 
CONVERSAZIONE CON PRIMO LEVI
Se c'è Auschwitz può esserci Dio?
Ferdinando Camon
 

Editore: Guanda
Collana: Piccola Biblioteca Guanda
Genere: Storia e biografie
Pagine: 87
Prezzo: 10.00
Ebook: 3.99
 
 
Trama
 
 
Il lager nazista è l'emblema più tragico del secolo appena finito; l'esperienza che più costringe noi contemporanei, e soprattutto noi europei, a riflettere sugli aspetti bui della condizione umana, sul male e le sue radici. In questa conversazione - terminata pochi mesi prima della morte di Levi Ferdinando Camon e l'autore di "Se questo è un uomo" affrontano l'argomento in tutta la sua vastità, ciascuno alla luce delle proprie convinzioni e della propria formazione (non sfugge al lettore l'insistenza sul concetto di "colpa" in una discussione in cui uno degli interlocutori è di matrice cattolica). La "colpa" di essere nati; la responsabilità di chi obbedisce; se la storia sia fatta dai capi o dai popoli; popolo ebreo e stato di Israele; lager nazista e lager comunista; le SS e la polizia di Stalin; se Auschwitz sia la prova della non-esistenza di Dio; scienza e letteratura; se scrivere possa guarire: in questo dialogo intenso e serrato tutte le questioni vengono toccate, e nel suo svolgersi non mancano i momenti di acuto e doloroso disaccordo. Ma anche qui, forse soprattutto qui, si misura la ricchezza di esiti di un confronto appassionato.
 
 
 
OVUNQUE SARAI.
Una storia vera
Olga Watkins
 


Editore: Piemme
Collana: Pickwick
Genere: Biografie
Pagine: 307
Prezzo: 8.90
Ebook: 6.99
Brossura
 
Trama
 
L'incredibile odissea di una giovane ragazza di vent'anni nell'inferno della Shoah e nel cuore del Terzo Reich per ritrovare Julius, l'uomo che ama. Un viaggio lungo 3.300 chilometri, da Zagabria a Budapest, da Dachau a Norimberga, sfidando la polizia segreta, gli eserciti, la delazione, le frontiere, i bombardamenti. La determinazione di Olga nell'inseguire il suo uomo per un amore che ha ben pochi ricordi concreti - un bacio sulle labbra, qualche serata all'Opera, poco di più - non si arresta di fronte a nulla. A nessun impedimento. A nessuna beffa del destino. Nemmeno ai cancelli di Buchenwald, il campo dell'orrore.
 
 
 
PER QUESTO HO VISSUTO
La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili
Sami Modiano
 


Editore: BUR biblioteca Univ. Rizzoli
Collana: Saggi
Genere: Biografie
Pagine: 206
Prezzo: 10.00
 
 
Trama
 
"Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo." Come tanti sopravvissuti all'Olocausto, per molti anni Sami Modiano è rimasto in silenzio. In che modo dare voce al dolore di un'adolescenza bruciata, di una famiglia dissolta, di un'intera comunità spazzata via? Nato nella Rodi degli anni Trenta, un'isola nella quale ebrei, cristiani e musulmani convivono pacificamente da secoli, Sami non conosce la lingua dell'odio e della discriminazione. Ma quando le leggi razziali colpiscono la sua terra, all'improvviso si ritrova bollato come "diverso". E a tredici anni, nell'inferno di Auschwitz-Birkenau, vedrà morire familiari e amici fino a rimanere solo al mondo a lottare per la sopravvivenza. Al miracolo che lo porta fuori dal campo non seguono tempi facili: Sami si ritrova in prima linea con l'esercito sovietico ed è poi costretto a fuggire a piedi attraverso mezza Europa per poi giungere in un'Italia messa in ginocchio dalla guerra. Dopo due anni di lavoretti malsicuri e pessimi alloggi, ma rallegrati dagli amici e dalla scoperta dell'amore, appena diciassettenne Sami sceglie di nuovo di andarsene, questa volta in Congo belga. Qui gli arriderà il successo professionale ma lo attendono nuovi pericoli, allo scoppio della guerra civile. La storia di Sami Modiano è una trama intessuta di addii e partenze alle quali lui ha sempre opposto la determinazione a riappropriarsi delle sue radici.
 
 
 
Infine un titolo per quei genitori che vogliono iniziare a parlare dell'Olocausto ai propri figli (età di lettura: dai 10 anni)
 
 
LE VALIGIE DI AUSCHWITZ
Daniela Palumbo
 

 
Editore: Piemme
Colla: Il battello a vapore
Genere: Narrativa storica
Pagine: 192
Prezzo: 11.00
Ebook: 6.99
Rilegato
 
 
Trama
 
Carlo, che adorava guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Emeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino. Le storie di quattro ragazzini che, in un'Europa dilaniata dalle leggi razziali, vivono sulla loro pelle l'orrore della deportazione
 
 
 
Non potendo segnalare la "moltitudine" di libri recenti e non, in uno spazio così limitato, vi lascio un link al quale potrete trovare una serie di titoli tra i quali scegliere meglio in base al vostro interesse nei vari generi, riguardanti questo delicato argomento:
 
 
 
 
 


PER UN GIORNO D'AMORE di Gayle Forman - recensione in anteprima

Non lasciatevi ingannare dall'orrenda copertina di questo libro. Non passate oltre quando la vedrete esposta sugli scaffali perchè il contenuto all' interno è il suo esatto opposto: di una bellezza sorprendente!
Un new-adult delicato, introspettivo, fuori dagli schemi e lontano da i possibili "fratelli" di genere che abbiamo letto finora in Italia. Se per alcuni aspetti questo romanzo può sembrare surreale, in effetti è... perfetto. Non è il solito libro romantico e zuccheroso, ma un romanzo di formazione. Bello in maniera agrodolce e malinconica; quasi lirica. Non aspettatevi scene bollenti, dialoghi sensuali, tragedie familiari o insormontabili problemi esistenziali. Quello che aspetta voi e la nostra protagonista è un lungo viaggio di crescita alla scoperta delle varie facce del sè, del suo vero io più profondo. 
Tra citazioni ed analogie Shkespeariane e passeggiate nei vicoli di una Parigi poco turistica e quasi inesplorata, ma non per questo meno affascinante, godrete di una lettura piacevole, coinvolgente e assai particolare, dal finale inaspettato... bellissimo nella sua imprevedibilità e così carico di promesse.
Questo (Per un giorno d'amore) è solo il primo dei due libri dedicati dall'autrice ad Allyson e Willem che ci racconta la storia vissuta da lei e che la Mondadori ha deciso di pubblicare in contemporanea con quello dal punto di vista di lui dal titolo Per un anno d'amore. I due romanzi sono infatti complementari e fortunatamente abbiamo la possibilità di leggerli uno dietro l'altro per poterli meglio comprendere ed apprezzare, perchè Willem avrà da darci tante risposte.
Ma ora, tocca ad Allyson e alla Lulù che deve ritrovare... perchè forse la domanda da porsi non è "essere o non essere", come si chiedeva Amleto, ma più probabilmente l'autentico dilemma è come essere. E se è vero che il tempo può essere fluido, allora un giorno può durare all'infinito.
Nasciamo in un giorno. Moriamo in un giorno.
Possiamo cambiare in un giorno. E possiamo innamorarci in un giorno. Tutto può accadere in un giorno soltanto!



PER UN GIORNO D'AMORE
di Gayle Forman

DAL 28 GENNAIO IN LIBRERIA

editore: Mondadori
pagine: 395
prezzo: 14.90 euro
Brossura
( Titolo originale: Just one day )

"Ventiquattrore per amare.
Trecentosessantacinque giorni per ricordare."

Trama

Finite le superiori, Allyson parte dalla Pennsylvania per un tour in Europa, insieme alla migliore amica Melanie. Non sa ancora che l'amore, quello che fa perdere la testa e sconvolge ogni sicurezza, diventerà il suo compagno di viaggio. A Stratford-upon-Avon, il paese di Shakespeare, conosce infatti Willem, affascinante ragazzo olandese, che recita in una rappresentazione underground della Dodicesima notte. Fra i due scocca la scintilla... e Willem propone ad Allyson di seguirlo a Parigi per trascorrere un giorno e una notte insieme. Lei, per la prima volta nella sua vita, decide di seguire l'istinto e provare, finalmente, a scoprire un'altra se stessa. Ma il mattino dopo si ritrova sola. Willem è scomparso. Che fine ha fatto? Era amore o l'ennesima illusione sul palcoscenico della vita? La storia di "Per un giorno d'amore" continua nel romanzo "Per un anno d'amore".


Recensione in anteprima

"Questa è la verità. 
Avrò solo diciotto anni ma mi pare già molto evidente
che il mondo è diviso in due gruppi:
quelli che agiscono e quelli che guardano.
Quelli ai quali le cose accadono e noialtri,
che andiamo avanti accontentandoci di ciò che viene.
Le Lulù e le Allyson.
Non mi era mai venuto in mente che fingendo
di essere Lulù, potevo scavallare nell'altra colonna,
anche se per un solo giorno."

Ed è per questo che Allyson, che fino a quel momento era sempre stata una "spettatrice" della sua esistenza, decide per una volta di fare la cosa più pazza e sconsiderata della sua vita: partire per vivere un giorno intero a Parigi con un perfetto sconosciuto. Un attore olandese, di nome Willem, conosciuto per caso nel suo viaggio premio attraverso l'Europa regalatole dai genitori, pochi giorni prima di ritornare a casa, negli Stati Uniti, che sembra essere il suo opposto.
Questo ragazzo affascinante, spigliato, disinvolto ed enigmatico appare per caso, all'improvviso, e come un lampo nella notte dà ad Allyson quella scarica di adrenalina che farà risvegliare il suo cuore addormentato; ma non solo. Farà risvegliare soprattutto sè stessa.
Le farà scoprire dei lati di sè che non avrebbe mai sospettato di avere.
Le farà compiere azioni che la "vecchia" Allyson non avrebbe mai fatto (o pensato di fare) anche in un milione di anni.
La strapperà da un torpore lungo una vita di cui non sapeva neppure di essere preda. 
Le farà capire che forse gli altri che le stanno intorno, per quanto le vogliano bene o la conoscano, non la vedono per davvero.
Lui invece riesce a vedere dei lati di lei sconosciuti perfino a sè stessa.  Come se riuscisse a leggerle dentro.
Il personaggio di Allyson è "tipico" di molte ragazze di quell'età; (mi ricorda per molti versi la me stessa "giovane adulta") sicurà di sè ma rispettosa delle regole e che tiene in grande considerazione l'approvazione degli altri intorno a sè, siano essi genitori, amici o insegnanti. Ma con Willem nei paraggi non sarà più così. In un viaggio vorticoso e mozzafiato le insegnerà che le cose accadono in continuazione, ma se non siamo noi a metterci sulla loro traiettoria finiamo per perdercele.
Ci si deve arrendere al caos, quindi.
Agli incidenti casuali: le piccole cose che avvengono per caso.
A volte sono insignificanti. Ma a volte cambiano tutto.
E per Allyson e Willem è bastato un solo giorno a cambiare tutto.
Le loro vite. Le loro prospettive. Il loro futuro.
Perchè l'amore il più delle volte arriva per caso.

"C'è un abisso fra innamorarsi di qualcuno e
amare davvero un'altra persona.
...
Devi prima innamorarti per amare ma
innamorarsi non è lo stesso di amare.
...
Amare è come un segno sulla pelle.
E' qualcosa che per quanto ci provi non puoi più cancellare."


Grazie ad un incontro fortuito, ad un "incidente casuale" Allison scoprirà non solo di dover ma di voler intraprendere un percorso per trovare la strada che la porterà non solo da Willem, ma soprattutto alla vera sè stessa. A quella persona che magari a metà tra Allyson e Lulù ma che comunque, fino a quel momento, era rimasta sopita. Sconosciuta. Il fulcro di tutto infatti non è lui, ma lei.
E quale miglior maestro nella vita dell'amore?
Ovviamente il dolore. E la speranza.
Saranno proprio questi due elementi infatti il "motore" di Allyson; le ragioni e lo scopo delle sue azioni.
Prima di tutto come atto d'amore per sè stessa. Per il suo benessere e per il suo futuro.

E' impossibile non provare empatia per questo personaggio così vulnerabile ma al contempo così forte.
Una volta tornata da Parigi comincia a mettere in discussione la sua vita di "prima" e tutto quello che sembrava importante per lei. Cerca di capire cosa lo sia per davvero. Ha dentro quella forza e quella voglia di reagire e di tentare il tutto per tutto che porta naturalmente a tifare per lei, sia il lettore che tutti coloro che le ruotano intorno.
Il cambiamento di Allyson infatti è graduale ed è dovuto a varie persone ed esperienze, molte dei quali non hanno a che fare con Willem: la migliore amica Melanie ad esempio che è continuamente a reinventare sè stessa. O l'intelligente e acuto compagno di corso Dee che, al contrario, riesce ad essere così genuino e sincero e che le farà capire che crescere significa anche lasciare spazio a nuove persone, a nuove amicizie e che è importante aprirsi, confidarsi, e non tenersi tutto dentro. E una volta in più la farà riflettere sul fatto che raramente le cose sono come appaiono.
Anche il rapporto con i genitori cambia perchè non vuole più camminare in percorsi già tracciati ma troverà il modo di renderli partecipi e complici nelle sue scelte di vita, anche se all'inizio non sarà facile. Guadagnerà dei soldi con il duro lavoro. Studierà il francese. Farà le sue scelte.
Quindi la sua crescita è a trecentosessantagradi. Ed è normale che la storia prenda la piega che prende, che si concentri ad un certo punto quasi esclusivamente su di lei e che tanti dubbi e tante domande restino (ancora) aperte su Willem. Qui non si tratta di lui o di loro due insieme.
Al centro di tutto c'è Allyson.
E va benissimo così.
Non avrei voluto altro finale che questo...
E grata di poter leggere subito anche il secondo volume, sono ben contenta di vedere cosa succederà una volta aperta quella porta!

Un romanzo che esprime tutte le emozioni e i pensieri associati al raggiungimento della maggiore età: angoscia, speranza, entusiasmo, tristezza.
Vulnerabilità. Insicurezza. Ma anche soddisfazione ed indipendenza.
Un viaggio mozzafiato in cui respirare una bella aria parigina.
Un piacevole "luogo" di citazioni e integrazioni shkesperiane ben ponderate e assai efficaci.
Un inno alla vita, che ci spinge ad andarle incontro; ad aprirci ad essa e a dire!
Molto, molto consigliato!


+




"- Cosa ti ricorderai? 
...
La giornata mi scorre davanti agli occhi:
la voce scherzosa di Willem che commenta la mia colazione sul primo treno
e l'effetto liberatorio della confessione che gli ho fatto sul treno successivo;
il bacio affettuoso del Gigante al club;
la sensazione appiccicosa e fresca della saliva di Willem sul mio polso al caffè;
gli echi segreti sotto il sottosuolo di Parigi e il senso di liberazione
quando l'orologio è sparito dal mio polso;
la scossa elettrica che ho sentito quando la mano di lui mi ha trovata;
il terrore nel grido di quella ragazza,
la reazione pronta e coraggiosa di Willem e la nostra volata,
in fuga attraverso Parigi, che mi ha dato proprio 
la sensazione di un volo;
i suoi occhi; il modo in cui mi scrutano,
mi prendono in giro, mi mettono alla prova
eppure in qualche modo mi capiscono.
Ecco cosa scorre davanti ai miei occhi, quando ripenso a questa giornata.
E ha a che fare con Parigi ma, soprattutto,
ha a che fare con la persona che mi ha portato qui.
E con la persona che lui mi ha dato la possibilità di diventare una volta qui.
Sono sopraffatta per spiegare tutto questo,
perciò dico l'unica parola che lo riassume.
- Tu. "


Serie "Just one day"

1 - Per un giorno d'amore - Just one day
2 - Per un anno d'amore - Just one year 


L'Autrice


Giornalista freelance, ha scritto molti articoli sui giovani e sui problemi sociali giovanili. Con il marito Nick ha compiuto un viaggio intorno al mondo, da cui ha raccolto un patrimonio di esperienze e informazioni che sono serviti per i suoi libri. Ha vinto, fra gli altri, il prestigioso premio NAIBA Book of the Year Awards e l’Indie Choice Honor Award. La scrittrice vive a Brooklyn con il marito e due figlie, di cui una adottiva.