giovedì 30 maggio 2013

MUSES. LA DECIMA MUSA di Francesco Falconi

"C'è sempre l'impronta dell'Angelo Oscuro dentro di me. Ci sarà sempre. Sono nata e cresciuta nella violenza. Me ne sono cibata, è diventata la mia droga. Ne provo attrazione e, per quanto mi faccia schifo ammetterlo, lo desidero. Ora più che mai."

Non illudetevi di poter immaginare il contenuto di questo libro. Anzi, vi do un consiglio: cercate di liberare la mente per far spazio a tutto quello che Francesco Falconi ha da raccontarci a proposito di Alice De Angelis. 
Vi stupirà.
Di nuovo.


MUSES. LA DECIMA MUSA
di Francesco Falconi

editore: Mondadori
collana: Chrysalide
prezzo: 17,00 euro
pagine: 492
Rilegato
( sequel di "Muses" )

Trama

Alice De Angelis ha percorso fino in fondo la strada pericolosa che l'ha portata a conoscere il suo passato. Ha scoperto l'origine del suo dono e il potere devastante delle nove Muse. Quella strada però l'ha fatta precipitare in un baratro: la sua vita è appesa ad un filo sottile su cui scorrono misteriose immagini di un presente che lei non può più vedere. Immobilizzata in un letto, legge negli occhi delle altre Muse violenza, passione, potere. Tutto va verso lo scontro finale. Se Alice vuole sopravvivere non può fare altro che tornare ad affrontare il passato , combattere oltre se stessa e scoprire il segreto della Decima Musa.

La mia opinione

E' arrivata la fine, e per la seconda volta mi trovo a strisciare fuori dalla vita di Alice, con ferite dalle quali gocciola un'intensa malinconia.
Se Muses mi aveva riempito il cuore grazie ad una ragazza dalle mille cicatrici  sulla pelle e nell'anima, La decima Musa mi ha svuotato risucchiando linfa dalle mie vene, lasciandomi annichilita in un angolo, sconcertata da quello che speravo di trovare tra le pagine, desiderando disegnare la storia che avrei voluto far vivere a Alice...

A tratti mi sono persa, non sono stata brava a seguire la protagonista che, imprigionata in un letto d'ospedale, vede con occhi passivi attraverso le altre Muse, ne carpisce i sentimenti, si ciba delle loro emozioni ed elabora teorie, scavando nell' inconfessabile e toccando le loro debolezze. 
Non c'è cattiveria e nella sua immobilità riesce a nutrire costantemente il seme della crescita, che al suo risveglio la guiderà verso la consapevolezza del giusto.

 Sono caduta nel tranello del voler tutto e subito, di arrivare presto dove Muses pareva volermi condurre. Invece Falconi ha raccolto le vele, lasciando il veliero in balia delle onde, e lentamente, forse un po' contrariata, l'ho seguito cullandomi nello sciabordio delle visioni di Alice, del suo impossessarsi per piccoli frangenti degli occhi altrui per poi rimanere lì, impressionata da immagini rivelatrici..
Falconi ha decisamente cambiato rotta ad una storia che per me era già scritta, un futuro certo e sicuro per il cuore di Alice che nella mia mente ho spesso raffigurato in attesa di questo libro.. Invece sono rimasta spiazzata e confusa, non riuscendo ad apprezzare subito le sue scelte. 


Ma qui si parla di un fuoriclasse, un talento che ho sempre riscontrato e ammirato in ogni suo libro e che si è elevato ai massimi livelli con questo nuovo capitolo. Una strada in salita a mio avviso, ma che credo renda merito alle sue capacità; ha scelto il sentiero più torutoso, pieno di minacce che avrebbero messo a rischio "caduta di stile" il miglior autore sulla piazza. Invece, nel percorso impervio che si è andato creando, la storia è scivolata via fluida e splendida, e il nero, il buio denso e gelido e il tormento che si evince dalle righe, sono diventati la corazza con la quale affrontare la rinascita di Alice.
Sì, perché lei torna, con la consapevolezza di non essere più la stessa, che qualcosa le si è spezzato dentro e che al tempo stesso una nuova forza, il nuovo essere la Decima Musa, ha fatto si che dentro il suo cuore infettato dalla rabbia, da una vita troppo dura e dagli sterili sentimenti ricevuti, ne fuoriuscisse maturità, determinazione e amore.
E' stata lei a decidere chi veramente fosse diventata, è stata lei a darsi un nome, è stata lei a trasformarsi dal niente a tutto, ed è stata lei a smettere di plasmarsi alla volontà delle persone.

Impeccabile la caratterizzazione dei personaggi, vecchi e nuovi, tutti meticolosamente presentati in maniera fortemente introspettiva senza però appesantire la lettura.
Ho amato più che mai Alice, il suo travaglio personale che mi ha attirato come un cielo stellato; mi affascinano le anime tormentate, sono pane per i miei denti e sento  attraverso loro i fili  di una connessione indissolubile..
Anche Ian è entrato di prepotenza nel mio cuore tanto da cercare in ogni pagina la sua ombra.. Una figura, la sua, che ho dovuto rivalutare, e che ha eclissato con il suo passato sconvolgente, tutti coloro che fino ad adesso l'avevano messo in disparte.
Una trama ruvida, talvolta lacerante altre sensuale e dolce, scritta appositamente per rimanere indelebile ancor più del precedente libro per la profondità con la quale è rappresentata; in alcuni momenti mi ha fatto anche ridere di gusto, ma questo non meraviglierà chi già conosce Falconi e il suo stile ineguagliabile.
Credo sia inutile raccontare il libro e cercare di sintetizzare una miriade di emozioni: bisogna leggerlo, addentrarsi in maniera cerebrale dentro le pagine e farsi trasportare dove Francesco Falconi ha deciso di portarci.
Bellissimo.

 e mezzo






L'autore





Francesco Falconi è nato a Grosseto nel 1976. Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Siena, risiede a Roma. Dal 2006 ha pubblicato tredici libri tra cui, nella collana UltraLit, L’Ordine dell’Apocalisse, il primo volume della saga di Nemesis.