lunedì 15 aprile 2013

LA PUNIZIONE DEL ROMANZO Danila Passerini Recensione Rubrica Segna(la)libro Tricolore

Futuro 2041 .

La scuola non può più essere, come nei secoli passati, una fabbrica di diplomi ma un luogo di formazione per chi, nella vita, potrebbe ritrovarsi a governare il mondo. C'è quindi la necessità di agire con rigore: i ragazzi devono capire di avere un cervello ed essere in grado di farne buon uso in qualunque situazione.
La punizione del romanzo - Danila Passerini
 
 
 
Ho letto un distopico letterato, ambientato in parte in un liceo del futuro, e in parte dentro un capolavoro della letteratura italiana ambientato nel 1628. Una lettura non solo originale, ma che fa riflettere su quello che andiamo inesorabilmente perdendo di noi stessi e del nostro patrimonio culturale. In un futuro non troppo lontano, avremo banchi touch-screen, lezioni di letteratura, storia o filosofia, in 3D. Ma cosa "vivremo" delle nostre radici? Di quello che scrittori e storici illustri ci hanno lasciato?  Un romanzo originale, divertente che ci regala un protagonista "in maturazione". Da alunno poco cortese, ad eroe che cerca il riscatto di sè stesso. Danila Passerini plasma un racconto che parla molto della sua "missione" quotidiana....
 
 
 
LA PUNIZIONE DEL ROMANZO
di Danila Passerini
 
 
Editore: L'erudita
Collana: L' urgente
Pagine: 170
Prezzo: 15.00
Brossura con alette
 
 
Trama
 
COSA CREDI CHE SIA: UN ROMANZO? UNA DI QUELLE BELLE POESIE SDOLCINATE CHE LEGGI ALLE TUE DAME? NO, CARO MIO, LA VITA È FATICA, IMPEGNO, SUDORE, DOLORE.
 
Filippo ha sedici anni, un carattere ribelle, capelli lunghi e magliette sbiadite che non riesce a buttare via. La scuola è piena di luoghi comuni soprattutto da quando, dopo la Terza guerra mondiale, tutti si sono messi in testa che bisogna spendere la propria vita per gli altri, essere compassionevoli, buoni. E lui, il più bello della scuola, non ci sta. Ogni compagno è bersaglio di frecciatine non troppo velate e battute taglienti, un po’ per colpire i deboli, un po’ per non svelare la propria personalità e le proprie passioni amorose rivolte all’unica che non sembra subire il fascino del bello e cattivo. Ma la scuola è un luogo di formazione non solo didattica ma anche caratteriale e morale, la cui missione è accompagnare nella crescita i ragazzi perché diventino adulti acculturati sì, ma soprattutto critici, coscienziosi, consapevoli. E allora non rimane da fare che una cosa: punirlo. Quale castigo sarebbe più adatto per lui della punizione del romanzo? Filippo entrerà in un libro, vestendo i panni di un personaggio, e il suo scopo sarà quello di vivere la sua nuova vita senza cambiarne la trama, neppure di una virgola, pena il non ritorno. Ma cosa succede quando Filippo si rende conto che il romanzo in cui è finito è proprio l’odiato I Promessi Sposi? E se il destino, o meglio la Preside, lo ha portato a indossare i panni di don Rodrigo, riuscirà veramente a fare la parte del cattivo? Cosa succederebbe se realmente si innamorasse di Lucia? Un romanzo dentro un romanzo, una storia dentro una storia, come una matrioska infinita in cui le sensazioni e le emozioni sono autentiche, taglienti, totalizzanti. Con una scrittura garbata e di grandissimo impatto, Danila Passerini non solo riesce a
dare voce agli adolescenti ma ridà vita nuova al più grande romanzo della letteratura italiana.
 
 
 
 
 
Opinione
 
 
Mi piace leggere originalità in un romanzo, qualcosa che lo faccia ricordare perchè ha toccato argomenti "poco sfruttati" nella narrativa per ragazzi. Mi piacerebbe consigliare questo romanzo nella scuole!!! E siccome ho una carissima amica insegnante di lettere, la prossima cosa che farò è consigliarle di leggerlo e a sua volta consigliarlo ai suoi alunni.
In questo romanzo distopico-letterato, ci sono non pochi messaggi, soprattutto per i ragazzi di questa generazione, quelli che non vanno in bagno se non accompagnati dall' Iphone. Sempre più spesso mi chiedo in che mondo ho fatto nascere i miei figli. Siamo bombardati dal progresso, e il romanzo di Danila Passerini poteva benissimo essere ambientato da qui a dieci anni, invece che nel 2041, perchè ciò che lei ha scritto è lì dietro l' angolo "temporale". Quanti anni ci vorranno prima che gli obsoleti banchi delle aule vengano sostituiti da tavoli touch-screen? Penso che li vedremo prima del 2041... Ma poi quando tutte le tappe saranno "bruciate", agli studenti futuristici, cosa sarà rimasto? Qualche diottria in meno e l' impossibilità di sentire l' odore della carta dei libri. Io, che per esigenza ho dovuto lasciare parzialmente il posto alla lettura digitale, mi rendo conto che quando ancora mi capita di leggere un libro cartaceo, senza accorgermene, ogni tanto lo annuso (penso di non essere l'unica). Ho fatto queste considerazioni, dopo aver letto La punizione del romanzo, perchè il protagonista borioso e "antipatico" Filippo Zocca, dalla vita permeata di progresso e egocentrismo, si troverà suo malgrado ad affrontare una vita nel corpo di un personaggio della letteratura che gli permetterà di capire che la vita è dolore, fatica e sudore, come pure la "cultura interiore" di ognuno di noi. Per farti rispettare devi essere il primo a portare rispetto verso il prossimo. Filippo verrà spedito per colpa della sua boria nel 1628, e non ci metterà molto a capire nei panni di chi l'hanno infilato... solo che qui la sua coscienza e senso di giustizia lavorano diversamente rispetto all' epoca in cui vive realmente. Si troverà ostaggio degli eventi, della cultura e della miseria, catapultato in uno dei romanzi più "odiati" dagli studenti di tutte le ultime generazioni. Il personaggio che è costretto ad impersonare, ha un ruolo chiave nel romanzo, che a Filippo "reincarnato" sta un pò stretto.... gli piacerebbe poterlo cambiare in meglio. Scoprirà a sue spese, che non gli è consentito cambiare la storia. Ma prima di tornare alla realtà, il testardo studente, regalerà una immagine più "cortese" al personaggio di Alessandro Manzoni. Solo quando tornerà nei corridoi della sua scuola, nel futuro, si renderà conto che è lui ad essere cambiato, ad essere pronto all' umiltà e all'amicizia..... e forse, con pazienza e dedizione, anche all' amore. Ma senza sudore, fatica e dolore, non si può ottenere riscatto e rispetto.
Da questa originale lettura, potrete trarre tanti insegnamenti. Per il presente e per il futuro.
Io a parte il messaggio che l' umiltà ripaga sempre, ho capito che certi capolavori della letteratura, che vengono studiati a scuola "per dovere", meritano di essere riletti e apprezzati con la giusta libertà di pensiero, nel momento giusto e con la giusta volontà.
Consigliato a tutte le fasce d' età.
 
 
 
 
L' autrice
 
 
Danila Passerini è nata a Bologna il 2 Gennaio 1957, vive ad Aosta con la famiglia, il cane Lo Zar e la tartaruga Martina. Insegna letteratura italiana e storia all' istituto tecnico Corrado Gex.
 
 
 
RINGRAZIO DANILA PER LA GENTILEZZA, LA FIDUCIA, E LA PAZIENZA.
COMPLIMENTI SINCERI PER L'ORIGINALITA'.
 

1 commento:

Danila ha detto...

Ringrazio io te per avermi letta con competenza, interesse e passione.