domenica 4 novembre 2012

INCARCERON di Catherine Fisher Recensione

Mi rendo conto che il genere distopico non è pane per i miei denti. Quando seppi di questa uscita, dopo aver letto la trama, la curiosità mi convinse che poteva essere per me una piacevole lettura anche se era solo il mio secondo distopico. L'ho chiuso dopo più di quindici giorni, dopo non poca fatica cerebrale, con la sensazione di essermi persa qualcosa nelle pagine, o forse di non aver colto il messaggio. In questo visionario genere di solito ci dovrebbe essere un messaggio di fondo molto potente, sentimenti dirompenti che caratterizzano i personaggi, e descrizioni da scenografie computerizzate....forse per entrare completamente in Incarceron, avrei dovuto lasciare le aspettative fuori dalla tanto ricercata serratura della prigione vivente.....



INCARCERON
di Catherine Fisher

Traduzione di Simona Pisauri
Collana: Lain
Pagine: 374
Prezzo: 14.90
Rilegato


Trama

Incarceron è una prigione avvenieristica e invisibile, dove i discendenti dei prigionieri originari vivono in un mondo oscuro scosso da rivalità e violenze. È un incrocio di inquietanti tecnologie, un edificio vivente, un Grande Fratello vendicativo e sempre in guardia, corredato di camere di tortura, sotterranei e passaggi segreti. In questo luogo un giovane prigioniero, Finn, ha delle visioni della sua vita precedente e non riesce a convincersi di essere nato e cresciuto lì. Nel mondo esterno Claudia, figlia del direttore di Incarceron, è intrappolata in un altro tipo di prigione - un universo tecnologico ma costruito con meticolosa cura affinché appaia come un'epoca antica - dove la attende un matrimonio combinato con un ricco playboy che lei odia. Ma arriverà un momento in cui Claudia e Finn, contemporaneamente, troveranno un oggetto, una chiave di cristallo, attraverso la quale potranno parlarsi. E allora sarà solo questione di tempo prima che i due mondi, finora separati dagli spessi muri di Incarceron, entrino in contatto...

Recensione

VISIONARIO SENZ'ANIMA
Recensione un pò difficile. L'idea è veramente originale, un carcere vivente che si nutre dell'astio umano e della negatività che assorbe dai suoi ospiti. Incarceron è una creatura dell'uomo, un esperimento scappato al controllo, un mondo popolato da reietti senza futuro, che sopravvivono nei meandri di questo visionario e se vogliamo claustrofobico microclima, con le sue regole non scritte, sancite a livello generale dallo stesso Incarceron, e a livello specifico dalle varie "bande" che si autoregolano attraverso violenza e soprusi, furti e punizioni. Tutti gli abitanti sono nati e moriranno dentro il tessuto di incarceron. Ma le leggende narrano di un sapiente che è riuscito ad uscirne ingannando il povero incarceron. Ma di Sapphique, si sono perse le tracce, per cui il suo è un esempio senza riscontro. Ma un gruppo piuttosto malassortito, crede fermamente in quelle leggende, rese meno inverosimili dal ritrovamento di una strana chiave, un oggetto dalla fattura originale che potrebbe aprire la porta di incarceron e mettere fine alla loro spietata prigionia. Ma dentro incarceron niente è scontato, e niente è quello che sembra. Il gruppetto capitanato dal sapiente Gildas, ma sostenuto dal giovane e corretto Finn, parte alla ricerca della misteriosa serratura nella quale infilare la chiave della libertà.  Si renderanno presto conto che quella non è una chiave tradizionale, bensì un portale che mette in comunicazione l' interno con l'esterno, i carcerati con i liberi. Per loro l'unica via di fuga. Ed è così che Finn incontrerà virtualmente Claudia, che farà scattare in lui dei fugaci flashback, rendendolo ancor più consapevole di non essere figlio di incarceron. Comincerà un viaggio verso la fine del mondo incarceron.... ma l'inizio delle loro peripezie per mano della prigione vivente che non permette a nessuno di uscire vivo. E qui il mio pensiero è andato al TRUMAN SHOW in chiave distopica. Ci sono gli occhietti rossi in ogni dove che seguono in tempo reale i carcerati, ci sono dei confini oltre i quali i protagonisti vorrebbero arrivare, c'è un muro.... insomma il carcere come un grande occhio che tutto vede e tutto monitorizza, scatenando tempeste, terremoti, uragani per impedire ai malcapitati di raggiungere la libertà. Ma questa può essere raggiunta solo con la chiave, che nasconde in sè un portale multidimensionale. Roba da fantascienza. Cosa non mi ha convinto di questo romanzo, che per l'originalità dell'idea prometteva davvero tanto? Diverse cose potevano essere potenzialmente più sviluppate e approfondite, quali la caratterizzazione dei personaggi, i loro stati d'animo poco incisivi, e il "messaggio per i posteri" che proprio io non sono riuscita a cogliere (spero fosse sottile, e mi sia sfuggito). Ci sono tanti personaggi, dentro e fuori, tutti potenzialmente unici e particolari, ma focalizzati troppo velocemente e superficialmente. I sentimenti descritti non sono mai tanto intensi, se non nei momenti di rabbia. I due protagonisti. Finn, lo speravo un tantino più forte e deciso, e invece viene "offuscato" dalla caparbietà e dal coraggio di Claudia, che una volta che si prefigge uno scopo arriva fino in fondo.... a costo di perdere la libertà per donarla agli altri.  Finn, sempre pronto a mettere davanti gli altri anche quando questi lo "usano" per il proprio tornaconto. Spero che la simantologia di questo primo introduttivo romanzo venga "curata" nei successivi, regalando un'anima ai contenuti futuri.

      1/2

RINGRAZIO GIULIA E LA FAZI PER AVERMI INVIATO IL ROMANZO E PER LA SEMPRE SINCERA DISPONIBILITA'.


L'autrice


Catherine Fisher è nata a Newport, nel Galles. Si è laureata presso l'Università del Galles con una laurea in inglese e una passione per il mito e la storia. Ha lavorato nel campo dell'istruzione e archeologia e come docente di scrittura creativa presso l'Università di Glamorgan. E' un membro dell'Accademia gallese.
Catherine è una poetessa e romanziera acclamata, tiene regolarmente conferenze e gruppi di lettura di tutte le età. Conduce sessioni per insegnanti e bibliotecari ed è una esperta presentatrice radiofonica. Vive a Newport, Gwent.
Catherine ha vinto molti premi e ottenuto vari riconoscimenti dalla critica, per il suo lavoro. Le sue poesie sono apparse in importanti riviste e antologie e il volume Immrama ha vinto il Premio giovani scrittori WAC. Ha vinto il Concorso Internazionale di Poesia di Cardiff nel 1990.
Link utili:

MINACCIA DAL PROFONDO di Chloe Neill

"Ci sono più cose nell'universo, Orazio, di quante tu ne possa vedere o ritenere vere."

Ho finito questo quinto libro con l'affanno tanto incalzante è il susseguirsi di eventi.. Non ha pace la mia adorata sentinella Merit che si vede costretta ad affrontare un'emergenza molto più grande della sua portata. Eppure si farà in quattro pur di risolvere i drammatici fatti che stanno accadendo, respingendo le lacrime e ingoiando il rospo che le attanaglia la gola per la recente perdita subita.
La ferita al suo cuore sanguina ancora e niente e nessuno può guarirla; solo il tempo, come si dice sempre in questi casi, è un gran guaritore. Ma ne siamo davvero sicuri?? Io no, perchè la vita è una sorpresa che non ha mai fine e presto lo scoprirà anche Merit e lo scoprirete anche voi quando leggerete questo nuovo capitolo di una delle serie che più amo e che, fino ad adesso, non mi ha mai delusa.
Chloe Neill ha uno stile di scrittura tattico, ingegnoso, intelligente e sagace e ogni suo libro è un crescendo di stile e cultura. 
Affascina e inganna facendoti credere una cosa per poi scriverne un'altra, ti paralizza con i suoi pochi ma efficaci colpi di scena, che fomenta per tutto il libro quasi portandoti sull'orlo della noia per poi darti la batosta finale con triplo salto mortale.
Che dire, sono ripetitiva lo so, ma adoro questa serie e la sua creatrice e vorrei che tutte voi la leggeste, cardiopatici esclusi ^_^ 





editore: Delos Books
pagine: 312
prezzo: 15,90
brossura
traduzione a cura di Annarita Guarnieri

Trama

Le nubi si vanno addensando sul Casato Cadogan, e la vampira Merit non riesce a determinare se si tratti dell'oscurità che annuncia l'alba o se sia invece la calma che precede la tempesta. Con la città in subbuglio per la presenza degli esseri soprannaturali e lo Stato che minaccia di varare una legge per la loro registrazione, la situazione non è mai stata tanto precaria per i vampiri.
Se solo potessero passare inosservati per un po'...
Poi la magia solleva minacciosa la testa quando il lago Mitchigan si tinge di nero. Il sindaco assicura che non è nulla di cui preoccuparsi, ma Merit sa che il panico sta per diffondersi. Dovrà rivolgersi a vecchi e nuovi amici per scoprire chi si cela dietro a tutto questo e fermarlo, prima che sia troppo tardi sia per i vampiri, sia per gli umani.

Recensione

Che brutta sensazione essere bersaglio di pregiudizi infondati e ingiusti senza prendersi la briga di cercare oltre le cause..
E se la vita ha preso una piega inaspettata per una scelta non voluta, insieme ad un destino avverso che le  ha voluto portare via ciò che di bello c'è in questa nuova esistenza, beh, è difficile non perdersi nell'oblio; e che sofferenza e sacrificio lasciare che gli obblighi del ruolo che si ricopre inevitabilmente vengano a reclamare la loro parte, non restando altro da fare che arricciarsi le maniche e ricominciare a testa alta ma con il cuore spezzato..
Questa è piu o meno la situazione in cui avevamo lasciato Merit, Sentinella del Casato Cadogan alla fine del precedente capitolo ed è anche come la ritroviamo in questo quinto libro; ma è questione di poche pagine.

Stanno accadendo fatti molto strani a Chicago e presto prendono una piega che ha il sapore di un allarmante disastro; nessuno si spiega perché all'improvviso le acque del lago Michigan siano diventate nere e inanimate. Gli umani, già fortemente contrari alla convivenza, attribuiscono la colpa ai vampiri additandoli come pericolosi e portatori di disgrazie.
Merit sia per dovere che per coscienza, è chiamata ad indagare sulla possibile causa di questo evento dall'aria nefasta ma a complicarle la vita c'è l'odioso membro del PG  (autorità che supervisiona tutti i Casati)  che cerca in maniera del tutto illegittima di metterle i bastoni tra le ruote minando anche il positivo equilibrio all'interno del Casato Cadogan.
Tra sogni premonitori, scarse riserve di sangue, protestanti agguerriti, Chicago allo sfacelo, la migliore amica che ha preso le distanze, il vuoto lasciato dal Maestro e un nuovo amore che vorrebbe sbocciare, Merit è sotto pressione e davanti ad un bivio insidioso per una decisione importante che deve prendere..
Caparbia, ironica e coraggiosa, sola o spalleggiata dal suo nuovo "patner di lavoro" farà la conoscenza di creature soprannaturali alcune innocue altre spietate sopra ogni immaginazione e dopo ogni incontro ne uscirà sempre più consapevole che nella sua splendida città si nasconde una misteriosa, vecchia e potente magia che non promette niente di buono.

Questo libro è davvero ricco di tante cose e artefice di mille sentimenti che si fanno strada durante la lettura e in me, primo su tutti, è stata questa empatia adesso più che mai con questa protagonista così coraggiosa.. Un tempo Ethan, il suo Maestro, le disse che presto, dopo la trasformazione, avrebbe perso la sua umanità e che questo era un processo inevitabile. Ma dietro la sua facciata di "comandante" aveva visto quanto buono e altruista potesse sempre essere nonostante i centinaia di anni vissuti da vampiro. Ecco, il bello di Merit e della sua brava creatrice è il perfetto connubio che c'è tra l'essere una creatura all'occorrenza letale e il suo cameratismo, l'affetto, l'amore e il bene per il prossimo che lascia laddove passa.. E' una vampira a tutti gli effetti ma questo non ha prosciugato la sua anima e su di lei prevale la parte buona dell'umanità rendendola davvero speciale.
E poi scusate, dove possiamo trovare una succhiasangue che adora strafogarsi nei cibi spazzatura, che ama i piatti super piccanti e che conosce tutti i take away dal cibo più unto di tutta Chicago?

FINALE BOMBA tutto da leggere e con lacrime assicurate, quindi preparatevi: fazzoletti in grande quantità e soprattutto la certezza che nel prossimo libro la strada sarà sempre più in salita e tortuosa.
Tanti complimenti a questa scrittrice che nonostante i miei timori, se l'è cavata alla grande regalandoci colpi di scena credibilissimi e mozzafiato.

DOVETE ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTA SERIE!!!!!





La serie "I Vampiri di Chicago"
1) Alcune ragazze mordono (QUI)
2)Le ragazze mordono il venerdì notte (QUI)
3) IL secondo morso (QUI)
4) Il gioco si fa duro (QUI)
5) Minaccia dal profondo
6) Biting Cold
7) House Rules
+ altri tre a seguire



L'autrice
Chloe Neill è nata e cresciuta nel Sud, ma ora vive nel Midwest, abbastanza vicino alla Casa dei Cadogan per tenere d’occhio i suoi vampiri. Quando non sta scrivendo le avventure di Merit ama cucinare e guardare i suoi programmi preferiti della TV. Ha esordito nel 2009 con il primo libro del ciclo dei Vampiri di Chicago, pubblicato in Italia in questa collana, che è stato accolto con grande favore dalla critica e dai lettori. Il successo è stato così inaspettato per una autrice esordiente che l’editore le ha subito chiesto di continuare la serie dei Vampiri di Chicago che oggi è arrivata al quarto romanzo e continua a essere seguita con entusiasmo dai lettori.