giovedì 4 ottobre 2012

DANZANDO SUI VETRI ROTTI Ka Hancock Recensione

Dicono che il primo anno sia il più difficile quando subisci una perdita importante. E' un eufemismo; la perdita ha un proprio marchio di follia da cui non c'è sollievo. Non ci sono scorciatoie, e l'unico modo per superare la sofferenza è affrontarla. Bisogna alzarsi ogni giorno e aspettare di andare a letto ogni sera, poi svegliarsi e andare avanti così. Finché un giorno trovi un approdo.
 
 
DANZANDO SUI VETRI ROTTI
di Ka Hancock
 
 
Traduzione di Marina Timperi
Collana: Narrativa
Pagine: 448
Prezzo: 14.00
Rilegato con sovracopertina
 
 
 
Trama
 
Lucy Houston e Mickey Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucy, è subito amore. Cauti a ogni passo, Lucy e Mickey sono determinati a portare avanti la loro relazione, consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucy. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.
 
 
RUBRICA LIBROTERAPIA
 
 
Recensione

Avete presente quando vi guardate allo specchio indossando un vestito nuovo, e pensate che sembra sia stato cucito su di voi? Questo libro, pagina dopo pagina, sembra scritto su misura per me. E' la prima volta che mi capita di sentirmi parte di un romanzo, quasi come se fossi la protagonista, e non perché le somigli fisicamente, ma perché alcuni fatti narrati in questo potente quanto disarmante libro sono accaduti anche a me. Se dovessi scegliere tre parole chiave per descriverlo, userei:
Famiglia, amore smisurato e perdita.
Alle quali purtroppo con una certa prepotenza si contrappongono le parole, malattia, dolore e sacrificio.
QUESTO E' UN LIBRO CHE NON SI DIMENTICA
QUESTO E' UN LIBRO CHE METTE ALLA PROVA L'ANIMA E IL CORPO.
Insomma è talmente intenso, che dopo averlo letto sembra che qualcuno ti abbia preso a pugni nello stomaco. Mi sono ritrovata più d'una volta scossa dai singhiozzi, tremante e questo mi ha lasciata senza parole. Può un romanzo riportarti indietro nel tempo e farti rivivere, attraverso descrizioni e dirompenti sensazioni quello che pensavi di aver chiuso nell'angolo più buio dei tuoi ricordi? QUESTO libro ha il potere di trasportarti dentro la parte più intima di te stesso e farti domande che non avresti mai pensato di formulare.
Qui l'AMORE e la MORTE sono le due facce della stessa medaglia, la malattia latente alberga nei geni della protagonista e delle sue sorelle e prima o poi verrà a chiedere il conto ad una delle tre, quella che ha sempre fatto da collante in famiglia, la più forte e coraggiosa. Quella che ha sempre pensato agli altri prima che a se stessa. E anche davanti alla scelta più difficile sarà consigliata dal suo altruismo e dall' amore per le persone che ama. Negli ultimi istanti, il suo unico pensiero sarà quello di infondere speranza e consapevolezza in quelli che ama, cosicché accettino la sua perdita continuando a sentire il suo amore per loro.
Le magistrali descrizioni degli stati d'animo dei personaggi, sono talmente intense e reali che le vivi davvero sulla pelle. La dedizione con la quale Lucy accetta la malattia del marito, senza la quale non riuscirebbe ad amarlo nello stesso modo; l'amore di Mickey nei confronti della moglie che ha reso la sua vita meno imperfetta. La fiducia reciproca e la dedizione, fanno di questa coppia l'emblema dell'amore, quello vero e incondizionato, quello mai dato per scontato o sottovalutato. Ma si parla anche di affetti familiari, di amore  e comprensione fra sorelle caratterialmente molto diverse fra loro ma accomunate da un sentimento forte e reciproco. Dell'affetto di un'intera comunità che nella malattia si stringe attorno alla protagonista, facendole sentire tutto l'affetto da lei dimostrato negli anni verso il prossimo.
LA MORTE NON E' LA FINE.
E' un qualcosa che cambia il nostro modo di vedere la vita, ma rafforza il nostro modo di sentire l'amore per chi non c'è più.
Spesso mi capita di ripetere la frase: "CHI NON HA PROVATO NON PUO' CAPIRE"...... e per lui è una fortuna.
Quando conosci la morte da molto vicino, quando comincia a scegliere tra le persone che ami, allora hai una visione della vita molto diversa, senza filtri colorati, ma con una scala di grigi. Nonostante questo, riesci ad apprezzare sfumature della vita che prima non vedevi e a dargli la giusta importanza; ti rendi conto che i sentimenti sono ciò che fa ricco un uomo e che non bisogna mai rimandare a domani quello che puoi dimostrare oggi a chi ami, perché non si può dare nulla per scontato, neanche il tempo a nostra disposizione.


Pensiero Libroterapico
 
Questo è un romanzo struggente, che fornisce una versione "imperfetta" ma realistica di cosa siamo e cosa ci aspetta, dobbiamo solo esserne consapevoli e vivere appieno l'amore senza porre limiti dettati dalle nostre paure interiori. Amiamo finché ci è permesso di farlo, ma soprattutto lasciamo a chi ci ama qualcosa che ci renda immortali nel loro cuore.
 
 
 
 
 
 
 
 
Grazie Giulia. Grazie alla LEGGEREDITORE per aver tradotto questo libro così vivido e struggente!
 
 
 
L'autrice
 
 


 
 
 
Ka Hancock è nata e cresciuta nello Utah. Con due lauree in scienze infermieristiche ha lavorato in diversi settori della medicina, ma il suo primo amore è la psichiatria. Dividendosi tra la famiglia e il lavoro è riuscita a scrivere questo suo libro d'esordio, che è un romanzo autentico sull'amore imperfetto.