domenica 17 giugno 2012

LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI di Seth Grahame-Smith Recensione

Se cercate un libro sui vampiri, siete nel post giusto!
Se cercate i soliti vampiri che ormai popolano gli scaffali delle librerie...allora passate ad un altro post!



Questo è un pozzo di storia e tormento.
Questo è un limbo dove realtà e gotica fantasia si fondono in una "sceneggiatura" yankee che rimarrà a lungo impressa non solo sulla "pellicola" (dal 18 Luglio), ma anche nel nostro più fervido immaginario.



 "I limiti che dividono la vita dalla morte sono, nella migliore delle ipotesi, incerti e confusi.
Chi puo` dire dove finisca l'una e cominci l’altra?"
 Edgar Allan Poe




La leggenda del cacciatore di vampiri
Il diario segreto del Presidente


Traduzione di Francesco Graziosi


Trama
I tenui raggi di luna che filtrano dalla finestra illuminano la scena: un bambino di nove anni, inginocchiato accanto alla madre ormai agonizzante. Da giorni la donna è bloccata a letto, colpita da una malattia incurabile. «Il mio piccolo…» sussurra lei, prima di esalare l’ultimo respiro.
Indiana, 1820. Il giovane Abramo Lincoln ha appena scoperto la verità: sua madre non è morta per cause naturali, ma è stata uccisa. Da un vampiro. Sconvolto, il ragazzo fugge via, folle di rabbia e di dolore. Dopo tre giorni passati a vagare tra le campagne, ascoltando racconti spaventosi su contadini morti dissanguati e con strani morsi sul collo, il futuro presidente degli Stati Uniti torna a casa e scrive nel suo diario: «Dedicherò la mia vita allo studio e all’allenamento. Nel nome di mia madre, diventerò un maestro nell’uso delle armi. E userò il mio talento per un unico obiettivo…»
Dotato di una forza leggendaria e di una ferrea determinazione, Lincoln terrà fede alla promessa, annotando nel diario le tappe della sua guerra clandestina contro il nemico più infido degli Stati Uniti: i vampiri. Una guerra che lui continuerà a combattere anche dopo aver conquistato la Casa Bianca…
Se Lincoln è ricordato come il presidente che ha sconfitto i Confederati e ha liberato milioni di schiavi, la sua battaglia contro i vampiri è invece rimasta ignota. Fino a oggi. L’autore di questo romanzo è infatti riuscito dove tutti gli altri storici hanno fallito nel corso degli ultimi 140 anni: ha ritrovato il diario di Lincoln. Il suo diario segreto. E ha deciso di pubblicarlo, perché tutti conoscano la vera storia di Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti e implacabile cacciatore di vampiri.

Premessa

Per piu` di duecentocinquanta anni, tra il 1607 e il 1865, i


vampiri hanno popolato le ombre degli Stati Uniti d’America.
Pochi umani credevano alla loro esistenza.
Abramo Lincoln e` stato tra i piu` zelanti cacciatori di vampiri
del suo tempo, e di questa lotta ha tenuto per tutta la vita un diario segreto.
Le dicerie sull’esistenza del diario appassionano da tempo
gli storici e i biografi di Lincoln.
I piu` ritengono che si tratti
solo di una leggenda.  (dal romanzo)


Recensione

Come fu per l'uovo e la gallina, qui la domanda fatidica è stata: E' nato prima il Seth scrittore o il Seth sceneggiatore? Da lettrice mi sono risposta: non potrebbe esistere l'uno senza l'altro!
Leggendo questo suo secondo lavoro ho capito perché Tim Burton l'ha accolto a braccia aperte nel suo "limitato" entourage. Solo un "cervello" come il suo poteva dare vita alle sceneggiature di Dark shadows prima, e Il cacciatore di vampiri poi. Durante la lettura mi sono chiesta più di una volta dove fosse il sottile velo che separa la realtà storica dalla fantasia, non si riesce davvero a capire cosa sia vero e cosa no. Vere sono le innumerevoli date che costellano il diario, numerose sono le croci piantate da Abe durante la sua travagliata esistenza. Abramo è stato brevemente un bambino, costretto a diventare uomo dagli eventi tragici e da un padre duro ed egoista che sapeva solo raccontare storie davanti al fuoco dopo una solenne sbornia. La perdita della madre in circostanze strane, lo cambierà per sempre portandolo a cercare continuamente vendetta e giustizia, compagne inseparabili insieme alla sua fidata ascia e al suo ampio nero mantello. Cacciatore di vampiri....vocazione o tormento? Più di una volta durante la sua vita adulta, cercò di metter fine a questo suo lato oscuro.....ma gli eventi, le perdite continue degli affetti e i sogni pre-ammonitori, lo ricacciarono sul campo dopo aver affilato la sua preziosa alleata. Qui il nemico è il vampiro classico, quello conosciuto attraverso la magistrale penna di Stoker e Co., quello dagli occhi neri come pozzi senza fondo, dal morso implacabile e dalla furia inarrestabile. L'uomo come cibo, lo schiavo come nutrimento. Abe combatterà questa diabolica natura con tutte le sue forze e il suo tormentato animo. Vedrà cadere quasi tutta la sua famiglia, ma non cadrà mai il principio che ne ha fatto una figura immortale per gli Stati Uniti. In realtà in questo romanzo fu solo una pedina ben mossa da una mente più elevata, che sfruttò le sue capacità di oratore prima, e cacciatore poi, per perseguire i propri fini che erano in linea con quelli dello stesso Lincoln. Secondo questa "versione della Storia", Abramo divenne Presidente degli stati uniti grazie all'Unione e al suo operato...peccato che per lui non finì bene.....ma di fine si può parlare???

Ringraziamenti

Ringrazio Barbara e la casa Editrice Nord per avermi dato la possibilità di leggere questo "tormentato" e quanto mai visionario romanzo, in anteprima.




Leggetelo se avete voglia di immergervi nella più gotica rappresentazione della storia d'America! E se volete poi andare al cinema a vedere la famosa ASCIA all'opera!

L'autore


Seth Grahame-Smith (Rockville Centre, 4 gennaio 1976) è uno scrittore, fumettista, autore televisivo, sceneggiatore e produttore televisivo statunitense. È noto soprattutto per il romanzo Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, pubblicato nel 2009.
Grahame-Smith ha debuttato come autore di testi per fumetti in Marvel Zombies Return: Hulk, con i disegni dell'artista Richard Elson.
Assieme a David Katzenberg, ha creato, scritto e prodotto una serie televisiva per MTV chiamata Hard Times - Tempi duri per RJ Berger, che racconta le vicende di un quindicenne nerd superdotato.

Dopo aver scritto “Dark Shadows”, l'autore di “Orgoglio e pregiudizio e zombie”  è diventato un collaboratore praticamente fisso di Tim Burton, che ha prodotto l'adattamento del suo “Abraham Lincoln: Vampire Hunter” (in Italia, “La leggenda del cacciatore di vampiri”) e lo ha voluto per sviluppare un sequel di “Beetlejuice”. Ora, lo scrittore e sceneggiatore ha rivelato di aver un altro progetto in cantiere con Burton, e stavolta si tratta di un lungometraggio stop-motion nella vena de “La sposa cadavere” e “Frankenweenie”.

Il titolo è “Night of the Living”, e Grahame-Smith ne ha così descritto la genesi: “E' un'idea a cui pensavo da anni e lo farò con Tim Burton. Quando stavamo girando 'Dark Shadows' l'anno scorso ho trovato il coraggio di dirlo a Tim, perché ho sempre pensato che sarebbe stato un grande film. Quando ho visto cosa aveva fatto con 'Frankenweenie' e 'La sposa cadavere', ho capito che l'idea sarebbe stata perfetta per quel formato. Lo sto scrivendo alla Warner Bros. per lui”.

Per ora non ci sono altri dettagli, a parte che si tratta di un film di mostri. Materiale perfetto per Burton, che dopo Johnny Depp e Helena Bonham Carter potrebbe aver trovato il suo nuovo migliore amico. (fonti Wikipedia e film.it)


PATRICIA BRENT, ZITELLA di Herbet G. Jenkins Recensione

Cari lettori, qualcuno di voi avrà già fatto un "inventario" dei libri da portare in vacanza, o da leggere durante le ferie....allora aggiungete anche questo alla pila, perché è uno di quei libri da leggere per riposare e allegerire il morale!!!

Ringrazio Chiara e la Elliot edizioni per questa piacevole e carezzevole lettura, scacciapensieri....



Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo fu un grande successo. La sua fortuna editoriale dura ancora oggi ed è continuamente ristampato come piccolo classico dell'umorismo inglese nella tradizione di Oscar Wilde.

 

Patricia Brent, zitella
di Herbert G. Jenkins

Traduzione di Federica Alessandri
Pagine: 247
Prezzo: 15,00
Brossura


Trama

Siamo a Londra, durante gli anni della Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un politico dalle scarse capacità e vive alla Galvin House, una pensione dove risiede una variegata ed eccentrica galleria di personaggi. Un giorno, la ragazza ascolta casualmente una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza non abbia nessuno che la inviti mai fuori. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia fa intendere agli abitanti della pensione di avere un fidanzato, sollevando la curiosità di alcune signore ficcanaso. Naturalmente, il fidanzato non c'è, né si intravede all'orizzonte, e quella che all'inizio sembra una innocua bugia facile da gestire si trasforma in una travolgente commedia degli equivoci: per paura di essere scoperta, infatti, Patricia coinvolge nella messinscena un ufficiale incontrato in un ristorante. Ma il giovane non è un ragazzo qualsiasi, si tratta di lord Peter Bowen il quale, con il passare del tempo, non si limita a reggerle il gioco ma si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti malintesi.

Recensione

Era da tanto che volevo leggere questa "morbida" e carezzevole commedia degli equivoci!
Questo è uno di quei romanzi senza tempo (pensiamo che ha ormai quasi un secolo), che meritano di essere letti senza indugi, per la piacevolezza, la leggerezza e il sense of humor di certe situazioni.
Qui non ci sono personaggi scontati o sbiaditi, ognuno ha un posto e una mossa precisa da fare sulla scacchiera che è il romanzo. Già dalle primissime pagine, si entra nella vita "affollata" di Patricia, che vive in una pensione con una "gamma" di personaggi a cui piace vivere nella vita degli altri, ed in particolare in quella di questa ragazza di ventiquattro anni (ai tempi considerata grandicella per non essere sposata), segretaria senza abitudini mondane che diventa il bersaglio di tutti i coinquilini.
Lei sembra una donna sbiadita e anonima, invece oltre l'apparenza  si dimostra una persona dotata di intelligenza e profondità d'animo, anche se si costruirà un guscio anti-uomini dettato dalle convenzioni del tempo e dall'egida della zia Adelaide. Quest'ultima, il cui nome le si addice assai....è l'unica parente in vita della povera Patricia, che suo malgrado deve sottostare alle stravaganze dell'ingombrante e a tratti imbarazzante zia. Vogliamo parlare dei "pittoreschi" e quanto mai impiccioni coinquilini? Qui si apre un catalogo di svariate personalità....ci sono le donne annoiate e di una certa età che non potendo più avere una vita all'esterno della pensione, si infilano nei panni dell'unica persona che ancora possa condurre una qualche vita all'esterno, Patricia....e poi ci sono gli uomini che vivono sotto lo stesso tetto, e che vedono in quest'ultima una ventata di giovinezza e ingenuità da ammirare.
Dal giorno dell'incontro fortuito con il fidanzato immaginario diventato reale, Patricia si ritroverà catapultata in una vita più dinamica e allegra, scandita da incontri con persone lontane dalla sua abituale cerchia, che senza che lei se ne accorga, la porteranno a cambiare modo di vedere l'amore, gli uomini e il suo impettito atteggiamento verso il prossimo.
Il personaggio di Patricia, racchiude tante interessanti sfumature, al primo incontro sembra un pò svampita, lascia scivolare via le giornate senza entusiasmo, si è creata una "bolla" tutta sua dove permette a pochi di entrare e davanti allo specchio parla con l'immagine riflessa che se potesse le farebbe aprire gli occhi su tutte le qualità che possiede ma non riesce a vedere. Chiude la porta all'amore perché non si sente all'altezza, ma in fondo pensa solo a quello che potrebbero pensare "gli altri" se sapessero come ha conosciuto il giovane su cui ha fatto colpo. Sarà un'incursione aerea ad aprirle gli occhi quando ancora non è troppo tardi....allora si schiuderà all'amore come una rosa al sole.



L'autore


Herber G. Jenkins, nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.