giovedì 10 maggio 2012

TOMBA DI FAMIGLIA di Katarina Mazzetti Recensione

Dopo il grottesco ed esilarante
"IL TIZIO DELLA TOMBA ACCANTO" (la mia recensione QUI), Katarina Mazzetti torna con l'ancor più ESILARANTE:


TOMBA DI FAMIGLIA


Elliot edizioni
Traduzione di Laura Cangemi
p. 256  brossura
prezzo scontato 13,60



Trama

Cosa ne è stato di Desirée e Benny, protagonisti della bizzarra storia d’amore tra una bibliotecaria e un allevatore di vacche narrata ne Il tizio della tomba accanto? Arriva anche in Italia l’atteso seguito di uno dei maggiori successi della narrativa svedese e internazionale degli ultimi anni.
Ne Il tizio della tomba accanto avevamo lasciato Desirée e Benny decisi a fare un figlio, con la promessa di non rivedersi mai più se il tentativo non avesse avuto buon esito. Ma quando il test di gravidanza si rivela negativo, la delusione è talmente grande che non possono fare a meno di ritentare, a prezzo di bugie e sotterfugi nei confronti di Anita, la cugina con cui Benny vive ormai da quasi un anno. Il secondo tentativo però va in porto e, dopo qualche esitazione, Desirée vende il suo appartamento in città e va a vivere con Benny. Il bambino, Arvid, nasce in agosto, proprio nel bel mezzo della falciatura del fieno, e Benny si perde il parto, ma ben presto la vita si trasforma per lui in un idillio: Desirée s’impegna a diventare la perfetta moglie di un allevatore e, anche se a febbraio è già incinta di nuovo, quando lui si rompe una gamba gli subentra nella mungitura, portandosi dietro Arvid su un seggiolino. Nonostante le buone intenzioni, però, per la donna non sarà affatto semplice seguire il lavoro della fattoria ed essere madre, alla fine, di ben tre pargoli. La vita diventa presto una lunga e sfiancante corsa a ostacoli che mette a dura prova la tenuta della giovane coppia. Riusciranno ancora una volta i sentimenti a sopravvivere alle fatiche della quotidianità oppure il matrimonio è davvero la tomba (di famiglia) dell’amore?


Recensione


Che dire, la Mazzetti riesce sempre a stupirmi col suo modo di rendere un racconto grottesco in qualcosa di piacevolmente ilare. Saranno le "rocambolesche" gesta di Gamberetto, sarà il lato "alieno" del mitico Benny-ho-un-mondo-tutto-mio, ma questi due anche nella tragedia-sfiorata sanno far ridere di gusto.
Mi sono rispecchiata in ogni momento della maternità-incompresa di Desireé, tutte le "fatiche" fisiche e mentali che una donna senza aiuto deve affrontare con due figli piccoli, e l'"incapacità genetica" degli uomini di capire certe sfumature della vita di una donna.
Chiudendo "il tizio della tomba accanto" avevamo lasciato i due affacendati nel tentativo di plasmare una nuova vita. Nel "sequel" forse ci hanno messo più impegno del dovuto perchè cominciano a sfornare pargoli come fossero rosette, con tutte le implicazioni del caso...mi chiedo chi dei due sia più distratto e incosciente. Desirée che si lamenta e si trascina per la fatica ma dimostra di non avere imparato la lezione, o Benny che in tutta questa storia continua come se niente fosse la sua vita da allevatore e gioisce segretamente all'idea di essere un bel toro da riproduzione....
Ma evidentemente anche se più diversi non potrebbero essere, hanno veramente la buona volontà e la forza di andare avanti INSIEME e di scoprire che nonostante la fatica e la responsabilità di essere genitori, sono anche un uomo e una donna che si amano profondamente e a cui alla fine di una giornata, tirando le somme, piace ridere di gusto sul divano ripensando al caos che li circonda e che li fa sentire profondamente fortunati. E questo è quello che sento io quando la notte, prima di spegnere la luce ringrazio per avere due figli che mi sfiancano e un marito che mi ama per quella che sono.








L'autrice


Katarina Mazetti Nata in Svezia nel 1944, è stata prima insegnante e poi giornalista. Autrice di libri per bambini e per adulti, ha ottenuto un successo straordinario con il romanzo Il tizio della tomba accanto (Elliot, 2010), tradotto in numerosi paesi e da cui è stato tratto un film.


2 commenti:

Manu ha detto...

bhè che dire la tua recensione come sempre è impeccabile, mi incuriosisci sempre e non sveli mai troppo della storia, bravissima.
baci

foschia75 ha detto...

Ciao Manu! Sono reduce dal salone del libro....sono sfatta ma ci tenevo a lasciarti un salutino! Proprio a Torino, ho scoperto che presto uscirà il nuovo libro della Mazzetti.....che io chiaramente non mi perderò assolutamente!!! Grazie per essere sempre carina col mio lavoro!